Per i  prossimi anni è previsto un aumento dei consumi mondiali di vino, soprattutto dei vini spumanti. Cina, Stati Uniti, Russia e Australia sono i Paesi che comprano più bottiglie, mentre rallenta e si modifica il mercato europeo, dove la Francia mantiene la leadership nelle esportazioni in termini di valore. E' quanto emerge dallo studio che Vinexpo, il salone internazionale del vino e dei distillati, ha commissionato all'agenzia The Iwsr, The International wine and spirit research, per l'undicesimo anno consecutivo. Lo studio sul consumo mondiale, che copre 28 Paesi produttori e 114 mercati consumatori, riguarda la produzione e gli scambi internazionali di vini e distillati; realizza inoltre delle previsioni fino al 2016.

Il consumo mondiale in aumento
Vini fermi (inferiori a 15°) e vini spumanti  registrano un aumento nel consumo mondiale del 2,8% tra il 2007 e il 2011 arrivando a 2,679 miliardi di casse da 9 litri, ovvero più di 32 miliardi di bottiglie. Lo studio Vinexpo-The Iwsr prevede che tra il 2012 ed il 2016 il consumo mondiale acceleri la sua crescita: dovrebbe ritrovare il ritmo degli anni 2000-2005 con un +5,3% su 5 anni. Nel 2016, il consumo mondiale si stabilizzerà a 2,873 miliardi di casse da 9 litri cioè l’equivalente di 34,481 miliardi di bottiglie.

Vini spumanti, rapida crescita dei consumi
Nel 2011, i vini spumanti rappresentavano il 7,7% del consumo mondiale di vino.
La loro crescita in termini di consumo è stata del 4,17% tra il 2007 e il 2011 (rispetto al 2,72% per quella dei vini fermi) e dovrebbe arrivare all’8,52% tra il 2012 e il 2016. La crescita è dovuta all’aumento del consumo in Germania, Francia, Russia e Stati Uniti).

La Cina, gli Stati Uniti, la Russia e l’Australia sono i motori della crescita del consumo mondiale
Tra il 2007 e il 2011, questi quattro mercati hanno visto il loro consumo progredire di 129 milioni di casse da 9 litri, cioè l’equivalente di 1,55 miliardi di bottiglie.
Nel 2010, la Cina è diventata il quinto paese consumatore di vino al mondo. Nel 2011, gli Stati Uniti sono saliti sul gradino più alto del podio e l’Australia si è classificata fra i primi 10, detronizzando la Romania.

Il consumo dei paesi europei rallenta e si modifica
Per la prima volta da 15 anni, la Germania ed il Regno Unito hanno visto il loro consumo di vino diminuire tra il 2007 e il 2011 rispettivamente del 2,73% e del 4,07%.
Il consumo di vino si è pure ridotto dello 7,13% in Francia e del 2,51% in Italia.
La Spagna ha registrato una notevole retrocessione con un consumo che è crollato del 19,67% in 5 anni (tra il 2007 e il 2011).

Il vino rosso continua a dominare il consumo mondiale
Il vino rosso rappresentava il 54,7% del consumo di vini fermi nel 2011. Tra il 2011 e il 2016, i vini rossi dovrebbero registrare una crescita in termini di consumo del 9,1%, in particolare grazie alla Cina, mentre i vini bianchi dovrebbero aumentare soltanto del 2,75%. Raggiungendo il 9,2% del consumo mondiale, i vini rosati dovrebbero segnare un aumento del consumo del 7,58% tra il 2011 e il 2016.

Vini oltre 10 dollari americani la bottiglia, le vendite mondiali spiccano il volo
I vini da oltre 10 dollari hanno registrato vendite mondiali per 213,56 milioni di casse da 9 litri nel 2011 (l’8,6% del consumo mondiale di vini fermi) con un aumento dei consumi del 12,59% rispetto al 2007 soprattutto in Cina, negli Stati Uniti e in Canada. Crescita che dovrebbe accelerare tra il 2011 e il 2016 (+29,93%), mentre per i vini tra i 5 e i 10 dollari americani alla bottiglia dovrebbe essere del 9,99%. I vini acquistati a meno di 5 dollari americani la bottiglia (69,92% del consumo nel 2011) dovrebbero evidenziare un aumento di consumo del 2,77% nello stesso periodo.

Il "commercio" mondiale del vino continua il suo sviluppo
Un po’ più di una bottiglia su quattro (il 27%) consumata nel mondo riguarda un vino "importato".
Questo segmento di consumo conferma una crescita più rapida di quella del consumo totale ?(+7,92% tra il 2007 ed il 2011, rispetto a + 2,83%).

La Francia resta il leader mondiale delle esportazioni di vini in termini di valore
Con 9,902 miliardi di dollari americani (+ 5,24% rispetto al 2007), i vini francesi rafforzano la loro leadership mondiale come fatturato realizzato grazie all’esportazione di vini. Seguono i vini italiani e spagnoli, il cui fatturato all’esportazione progredisce meno velocemente rispetto alle vendite in termini di volume (+24, 31% contro +47,62%), segno di una diminuzione notevole del prezzo medio dei vini esportati. La stessa analisi si può applicare ai vini australiani (+13,3% in volumi/- 20,94% in valore tra il 2007 ed il 2011) mentre al contrario i vini cileni proseguono una strategia di "promozione dell’alta gamma" sul mercato mondiale (+ 8,13% in volumi e + 33,09% in valore tra il 2007 e il 2011).