Attenzione all’ambiente prima di tutto. Il segreto del successo delle aziende agricole più competitive è l’innovazione, che in 7 casi su 10 è interpretata in chiave ecosostenibile.

Ed ecco allora che si moltiplicano le imprese che rivalutano gli scarti di produzione nei modi più redditizi, ma anche più originali: da chi usa i resti della vinificazione per ricavare matite colorate e packaging per le bottiglie di “rosso” a chi costruisce con terra e paglia realizzando edifici al 100% biodegradabili e riciclabili, passando per la valorizzazione energetica dei residui della potatura degli olivi, che diventano cippato e pellet per il riscaldamento domestico.

È un’agricoltura profondamente rinnovata e sempre più “green” quella premiata con Bandiera Verde, la manifestazione della Cia - Confederazione italiana agricoltori che quest’anno spegne dieci candeline.
Si è trattato di un’edizione all’insegna degli “under 40”.L’assegnazione dei riconoscimenti, che si è tenuta a Roma nella Protomoteca del Campidoglio, alla presenza del ministro Mario Catania e del presidente di Libera don Luigi Ciotti, è andata alle realtà più all’avanguardia del settore, nella maggior parte dei casi guidate proprio da giovani.

Sono gli imprenditori “junior”, infatti, a dimostrarsi i più attenti a cogliere le opportunità della ricerca e della sperimentazione: una dinamicità e un’intraprendenza capaci di creare in media il 35 per cento di valore aggiunto in più dei colleghi maturi. Solo nei servizi all’ambiente e nella produzione di agroenergie i giovani sono quasi il doppio degli “over”: il 7,2% degli “under 40” contro il 4 per cento dei produttori “senior”.

Ma l’innovazione non è solo “green”. Bandiera verde -sottolinea la Cia- premia anche chi accompagna alla qualità delle produzioni agricole l’originalità dell’offerta: dall’azienda zootecnica del frusinate che produce, trasforma ed esporta latte d’asina e di cavalla, che diventano prodotti di bellezza o terapie per la psoriasi. 
C’è chi si inventa l’“agri-griglia” o l’“agri-gelato”, allestendo nella propria impresa zootecnica una macelleria in campagna con gli spazi adibiti a barbecue per pic-nic “aziendali”, o vendendo gelati artigianali prodotti con il latte fresco della stalla.

Nei campi si coltiva anche l’integrazione e si fa crescere l’impegno sociale. Un impegno valorizzato anche quest’anno dalla Cia, che ha premiato con le bandiere verdi l’azienda toscana divenuta centro di accoglienza per i rifugiati provenienti dalla Libia, ma anche imprese protagoniste di progetti di cooperazione internazionale orientati all’esportazione di tecniche agricole nel Sud del mondo. 


Un trattore contro le mafie

Le chiavi consegnate a Don Ciotti dal presidente della Confederazione Politi e dal business director di New Holland Italia Mazzaferri, nel corso della premiazione di Bandiera Verde oggi al Campidoglio. Un omaggio che andrà alla neonata cooperativa “Rosario Livatino” nell’agrigentino. E’ un nuova pagina della lunga collaborazione con Libera Terra, sancita da un protocollo d’intesa nel 2008. Politi: ribadiamo il nostro impegno al fianco dell’associazione. I terreni confiscati alla criminalità tornano a produrre lavoro, giustizia e legalità.

La premiazione di Bandiera Verde è stata l’occasione per la Cia di dare un nuovo contributo al lavoro dell’associazione “Libera” sui terreni confiscati alla mafia.
La guerra alla criminalità organizzata si combatte anche con il lavoro della terra.
La Confederazione italiana agricoltori, assieme a New Holland, ha deciso di regalare all’associazione un trattore destinato alla cooperativa sociale “Rosario Livatino” di Naro, in provincia di Agrigento, che ha iniziato l’attività a fine giugno sui terreni sequestrati al clan dei Guarneri di Canicattì. Cooperativa intitolata proprio al “giudice ragazzino” ucciso da Cosa Nostra, che negli anni Ottanta aveva avviato le procedure di esproprio dei terreni adesso assegnati all’associazione.

Le chiavi del trattore sono state consegnate al presidente di Libera, don Luigi Ciotti, dal presidente della Cia, Giuseppe Politi, e dal business director di New Holland Italia, Marco Mazzaferri.





Stretta di mano tra don Luigi Ciotti e il giornalista Mauro Rosati, esperto del mondo agroalimentare
premiato per l'impegno nella promozione delle eccellenze made in Italy