L'Unione europea si avvierebbe a decidere per un sistema di controllo sulle superfici piantate a vigneti, rinunciando di fatto alla liberalizzazione degli impianti di nuove vigne, che sarebbe dovuto entrare in vigore a partire dal 2015: questo l'annuncio fatto l'11 settembre dal ministro delle Politiche agricole Mario Catania in visita a Cipro per l'incontro del Consiglio informale dei ministri dell'Agricoltura e della pesca dell'Ue.

E’ indubbiamente un passo avanti quello fatto in questi giorni nella discussione relativa alla liberalizzazione dei diritti di impianto dei vigneti voluta da Bruxelles” commenta Confagricoltura in relazione alle dichiarazioni del ministro Catania.
Abbiamo accolto positivamente – continua l'organizzazione - l’annuncio del ministro Catania che riferisce dell’accordo in ambito europeo sul mantenimento di un sistema di gestione e controllo delle superfici vitate e dell’appoggio del governo cipriota alle posizioni dei principali paesi produttori. E’ però fondamentale prestare attenzione a come il sistema sarà implementato nel dettaglio.
 
Ad avviso di Confagricoltura “sarebbe gravissima la differente regolamentazione della gestione delle superfici dei vini, affidata alle interprofessioni per i vini Dop e Igp, e alle organizzazioni dei produttori per i vini comuni, così come annunciata dal commissario europeo Dacian Ciolos”.
 
La nota di Confagricoltura si conclude con un invito al ministro Cataniaa vigilare sulla proposta della Commissione al Gruppo di alto livello Ue per il settore vitivinicolo (che si incontrerà il 21 settembre a Palermo) e a ribadire con forza i principi comuni che trovano molti Stati membri, Italia in primis, concordi: diritti di impianto gestiti dagli Stati membri a livello nazionale o regionale, con un sistema di riserve, e la facoltà di definire regole di gestione più restrittive  nel principio della sussidiarietà”.