Puntuale, arriva sulla scrivania il numero 5 di Spazio Rurale, mensile spesso “fuori dal coro” e, ahimè, diffuso solo su carta. Impossibile trovarlo sul web e questa volta è davvero un peccato. Perché il numero di maggio si apre con un articolo a firma di Antonio Saltini, giornalista e fine conoscitore delle vicende agrarie, dedicato ai 50 anni della politica agricola comunitaria. E a leggerlo si comprende sino in fondo perché l'Italia abbia scelto per sé il ruolo di comparsa nelle vicende europee. Ruolo che ancora oggi fatica a scrollarsi di dosso. Difficile, anzi impossibile, riassumere il Saltini pensiero. Ne riproponiamo solo alcune righe. “All'alba dell'intesa comunitaria - scrive Saltini - nell'evidente incapacità dell'Italia di assumere il ruolo di terza potenza del sodalizio, Parigi e Bonn si sono accordate per affidare i titoli di responsabile dell'agricoltura al ministro olandese dell'agricoltura, Sicco Mansholt.” Scelta forse azzeccata, aggiungiamo, ma già allora con l'Italia in secondo piano.
Dove va la Pac
Continuiamo con la Pac, quella dei giorni nostri, sfogliando le pagine di “Agrisole” numero 19 che mette in luce le molte critiche rivolte alle proposte di riforma della Pac firmata dal Commissario Dacian Ciolos. E' ancora “Agrisole” che nello stesso numero commenta la posizione del Parlamento europeo, al lavoro per individuare nuovi criteri di riparto dei fondi comunitari. A Bruxelles si discute anche di riforma dell'Ocm ortofrutta, argomento sul quale si sofferma “Informatore Agrario” numero 20, ma la partita più importante, ricorda “Agrisole” numero 21, la si gioca sui criteri per dividere fra i paesi del sodalizio europeo quel che resta dei finanziamenti destinati al mondo agricolo. Il mensile “Il Latte” ospita nel numero di maggio un approfondimento sul pacchetto latte e sulle attese che il mondo degli allevamenti e delle industrie del latte si attendono dalla sua applicazione.
Le “manovre”
Da Bruxelles a Roma con le ripercussioni sull'agricoltura delle manovre del governo Monti, e in prima fila c'è la riforma del lavoro, con le modifiche che si vogliono introdurre nell'utilizzo dei voucher. Se ne discute su “Informatore Agrario” numero 20 e sullo stesso argomento interviene “Agrisole” numero 21 per commentare le posizioni, ovviamente distanti, fra sindacati e organizzazioni agricole. Le rappresentanze delle aziende agricole, puntualizza “Informatore Agrario” numero 21, temono che la riforma dei voucher possa snaturare la gestione di questo strumento che invece deve rimanere semplice per essere efficace. Riflettori accesi poi sull'articolo 62 del decreto liberalizzazioni, che sancisce tempi e modi di pagamento delle derrate agricole. Come si apprende dalla pagine di “Informatore Agrario” numero 20, l'argomento è stato al centro dell'assemblea di Unaproa. Sull'applicazione dell'articolo 62 continua il braccio di ferro fra il ministro dell'Agricoltura, Mario Catania, e i gruppi della distribuzione organizzata, una situazione puntualmente registrata da “Agrisole” numero 20.
Accordi di filiera
Alle difficoltà frapposte dalla distribuzione organizzata nel fissare tempi certi dei pagamenti dei prodotti agricoli si contrappone la sigla di un interessante accordo fra Coop Italia (gigante cooperativo della distribuzione) e Coldiretti. Insieme firmano la “pasta garantita italiana”, come si apprende da “Informatore Agrario” numero 17. In tema di accordi di filiera, scrive “Terra e Vita” numero 19, c'è da registrare l'intesa per la produzione di pane piacentino, che prevede un percorso definito dalla scelta del seme alle strategie di marketing per la promozione del prodotto finito.
Protagonista la tecnica
Sulle pagine della stampa dedicata al settore agricolo non possono certo mancare gli aggiornamenti su temi di natura tecnica, e in questo ambito spicca lo “speciale” pomodoro da industria ospitato sulle pagine del mensile della Regione Emilia-Romagna, “Agricoltura”. Qui si possono leggere i commenti sull'andamento di mercato e conoscere quali sono le varietà più consigliate per la coltivazione. Ancora su “Agricoltura” da segnalare l'articolo che analizza i vantaggi realizzabili in viticoltura con l'impianto a “cordone libero”, che trova la sua massima valorizzazione nella meccanizzazione del vigneto. Ancora approfondimenti di natura tecnica, di interesse per gli allevamenti in questo caso, sulle pagine di “Eurocarni” numero 5 che ospita un lungo servizio sul tema della biosicurezza e dell'impiego degli antibiotici. Infine “L'Allevatore” numero 10 che si apre con un editoriale del presidente degli allevatori, Nino Andena, preoccupato per le difficoltà nel rinnovo degli accordi sul prezzo del latte. Delle tensioni sul mercato del latte si occupa poi “Agrisole” numero 21, che indica nell'aumento della produzione mondiale la causa del “raffreddamento” dei prezzi.