Cia: 'L'agricoltura necessita di rilancio e sviluppo'
"Per l'agricoltura, che esce penalizzata dagli ultimi provvedimenti del Governo Monti, la situazione è sempre più difficile. Il valore aggiunto del settore registra un'ulteriore diminuzione che conferma l'impellente esigenza di una nuova politica di rilancio dello sviluppo e della competitività. Misure fondamentali che nella manovra economica non hanno trovato spazio".
"L'agricoltura, con una riduzione dello 0,9%, è il settore economico nel quale si è verificato sul piano congiunturale il maggior calo di valore aggiunto e ora non potrà reggere agli effetti della manovra che, solo con l'Imu, costerà alle imprese agricole nel 2012 un miliardo di euro in più". Lo fa notare la Coldiretti in relazione alla pubblicazione dei dati Istat sul Pil.
"La Manovra - sottolinea il presidente della Coldiretti, Sergio Marini - riserva forti iniquità al settore primario che devono essere corrette. E' evidente - continua - che finita 'l'emergenza manovra' dobbiamo aprire un serrato confronto con il Parlamento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore determinante dell'economia reale, una leva competitiva formidabile per il made in Italy nel mondo".
"Nel terzo trimestre del 2011 - sottolinea Confagricoltura analizzando i dati Istat - il Pil diminuisce dello 0,2% rispetto a quello precedente, soprattutto per l'agricoltura (-0,9%). In un quadro generale particolarmente difficile, l'agricoltura accusa i contraccolpi dell'instabilità. Instabilità dei mercati, instabilità finanziaria, instabilità politica. Tutti fenomeni che si ripercuotono sulla crescita".
"Il settore primario - osserva l'associazione agricola - si trova in un momento di estrema difficoltà, che l'attuale Manovra del Governo, che aumenta la tassazione, ma non favorisce lo sviluppo e la competitività delle imprese, rischia di aggravare. Servono politiche mirate ed urgenti, che puntino alla redditività e rendano più equilibrati i mercati. Bisogna convincersi che il Paese non cresce senza l'agricoltura".
Confeuro: 'Una situazione a rischio tracollo'
"I dati dell'Istat sul Prodotto interno lordo nel terzo trimestre del 2011 - afferma il presidente della Confeuro, Rocco Tiso - sono 'allarmanti' e attestano un reale rischio di default per l'Italia, anche in considerazione della previsione dell'Istituto, che ha rivisto al ribasso le stime per i primi due trimestri del 2011".
"Il settore agricolo - continua Tiso - rischia il tracollo generale e, se non si correrà al più presto ai ripari, potrebbe essere troppo tardi per salvarlo".
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Fonte: AgricolturaOnWeb