Con la creazione dell'unità di 'Assistenza alle richieste di valutazione' (Applications Helpdesk), l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) compie un importante passo in avanti nel migliorare il servizio rivolto agli Stati membri dell'Unione europea, agli altri suoi partner nell'UE e ai richiedenti.
L'Autorità si propone infatti di contribuire all'innovazione sicura nel settore agroalimentare favorendo una migliore comprensione sia delle sue attività in materia di valutazione del rischio sia dei requisiti per l'ingresso nella filiera alimentare europea. L'Efsa sta inoltre snellendo le procedure connesse alla valutazione delle sostanze, dei prodotti e delle indicazioni sulla salute soggetti a regolamentazione.
La scienza e l'innovazione sono fattori chiave della competitività economica, come riconosciuto dalla strategia Ue per la crescita 'Europa 2020'. Il settore agroalimentare vale oltre 900 miliardi di euro annui per l'economia dell'Ue e impiega circa 4,4 milioni di persone. Per ottenere un'autorizzazione all'immissione in commercio nell'Ue di una vasta gamma di sostanze e prodotti utilizzati nella filiera alimentare è necessaria la valutazione scientifica da parte dell'Efsa, nonché la sua convalida scientifica delle indicazioni sulla salute da apporre sugli alimenti. In tale contesto gli operatori economici interessati (ovvero i richiedenti) sono tenuti a presentare all'Efsa dei fascicoli da valutare, che possono riferirsi a richieste di nuove autorizzazioni, al rinnovo di autorizzazioni già esistenti oppure a nuovi usi proposti per autorizzazioni già in essere.
L'Efsa si trova quindi a ricoprire il ruolo di 'custode della sicurezza alimentare europea': una posizione privilegiata per fornire le conoscenze scientifiche necessarie a proteggere i consumatori e favorire l'innovazione. Una maggiore trasparenza su come l'Efsa svolge le valutazioni del rischio e ulteriori chiarimenti sulle modalità con cui i richiedenti sono tenuti a presentare le informazioni possono sostenere la crescita e migliorare la competitività.
Dal 2003 in poi il numero annuale di richieste di valutazione, riferite ad autorizzazioni, ricevute dall'Efsa è cresciuto in modo considerevole. Oggi tali valutazioni richiedono il dispendio del 40 % delle risorse dell'Autorità, ovvero il doppio rispetto al livello del 2008, e rappresentano ben due terzi della sua produzione scientifica.
Per Bergman, direttore facente funzione della direzione 'Valutazione scientifica dei prodotti regolamentati' dell'Efsa, ha spiegato come l'organizzazione abbia risposto a questa situazione in evoluzione: "L'Autorità ha creato l'Applications Helpdesk come front office e servizio di supporto, per fornire informazioni e assistenza ai richiedenti, agli Stati membri, alle parti interessate e agli altri soggetti coinvolti. E la nostra prima, importante iniziativa è la creazione di un nuovo servizio dal sito internet dell'Efsa, dove gli utenti possono accedere a informazioni sulle richieste di valutazione e inviare domande specifiche sui requisiti tecnici e legali delle valutazioni stesse". In futuro l'unità 'Assistenza alle richieste di valutazione' sarà anche responsabile, all'interno dell'Efsa, dell'accentramento e della gestione delle fasi amministrative iniziali di tutte le richieste.
E' verosimile che, a seguito delle recenti modifiche alla legislazione dell'Ue, il lavoro dell'Efsa nell'ambito della valutazione di sostanze regolamentate continui ad aumentare. Nei prossimi anni è atteso un gran numero di nuove richieste di valutazione, per esempio per additivi per mangimi, enzimi e aromi alimentari. Al contempo la valutazione di altri tipi di richieste sta diventando più complessa. L'unità 'Assistenza alle richieste di valutazione' consentirà dunque all'Efsa di fornire un servizio efficiente ai richiedenti e alle altre parti interessate in questo contesto in evoluzione.
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