Vendite dirette, aumentano del 30%

"Crescono solo gli acquisti diretti dai produttori (+30%) in controtendenza rispetto all'andamento generale, che evidenzia un calo in tutte le forme distributive e per tutte le tipologie di prodotto, alimentari e non". Lo fa notare la Coldiretti commentando i dati Istat sulle vendite al dettaglio. 

"In Italia - sottolinea la confederazione - L'affermazione degli acquisti diretti dagli agricoltori è il frutto della ricerca della combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e prezzo, ma anche della crescente percezione della responsabilità sociale ed ambientale che ha ogni atto di acquisto".

 

Cia: 'A tavola si continua a tirare la cinghia'

"Nelle case degli italiani, dove si risparmia anche sulla tavola, si continua a tirare la cinghia. Lo dimostrano - sottolinea la Cia, Confederazione italiana agricoltori - i dati Istat sul commercio al dettaglio a luglio 2011, che registrano un calo dei consumi alimentari".

Sebbene perdano terreno tutti gli esercizi indistintamente, ad accusare di più i carrelli vuoti sono gli ipermercati, che calano del 3,9% rispetto al luglio 2010, seguiti dai supermercati (-1,7%). Mentre a 'tenere' sono solo i discount (-0,9%). 

"Ciò che è più preoccupante - conclude l'associazione degli agricoltori - è lo stravolgimento delle spese casalinghe, per cui il budget mensile destinato alla busta della spesa e' stato superato da quello per trasporti, carburanti ed energia elettrica, che pesa sulle famiglie italiane mediamente 470 euro mensili, contro i 467 euro per gli alimentari".

'I prezzi alimentari calano, le vendite non crescono'

"A luglio 2011 aumentano le vendite di prodotti di telefonia (+0,2%) e nei primi sette mesi dell'anno della profumeria (+0,3%), ma non quelle degli alimentari (-2% a luglio 2011 su luglio 2010, -0,2% a gennaio-luglio sullo stesso periodo del 2010)". Lo evidenzia Confagricoltura commentando i dati Istat sulle vendite al dettaglio, fa notare che la crisi economica fa sentire i suoi effetti sulla spesa delle famiglie. 

"Il calo generalizzato delle vendite al dettaglio dei prodotti alimentari - sottolinea la confederazione - si è avuto sia nella Gdo, sia nei negozi. Nonostante i prezzi degli alimentari diminuiscano (-0,6% ad agosto per i prodotti allo stato naturale), le vendite non crescono. Evidentemente agli effetti della crisi economica si sono aggiunti quelli dell'allarme E. Coli in Germania".