Nel corso della giornata di studio su “Acqua e produzione alimentare”, che si è svolta ieri presso l’Accademia dei Georgofili, sono stati analizzati vari aspetti relativi al problema della costante crescita del fabbisogno mondiale di acqua, come evidenziato nel Vertice mondiale sulla Sicurezza Alimentare, svoltosi a Roma presso la Fao nel 2009.
Dal 1950 ad oggi la popolazione mondiale è raddoppiata, mentre la disponibilità annuale pro-capite di acqua nel mondo si è più che dimezzata, passando da 17mila a 6.000 metri cubi.
Si stima che nel 2025 tre miliardi di persone vivranno in regioni con carenze idriche e 14 Paesi soffriranno per penuria estrema d’acqua.
Il problema aumenta se si considera che molte produzioni bioenergetiche si stanno sostituendo in molte regioni a colture meno redditizie, destinate all’alimentazione umana. A questo si aggiungono i cambiamenti climatici dovuti all’aumento di gas serra nell’atmosfera, che provocano da un lato siccità e dall’altro inondazioni e uragani.
Dinanzi a queste prospettive risulta indispensabile sviluppare strategie e strumenti di concertazione riguardanti l’utilizzo e la gestione dell’acqua, sia nelle economie dei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo.
E’ stato valutato che se si riuscisse a raddoppiare la produzione agricola per unità di volume d’acqua impiegato per irrigare, senza quindi aumentare gli attuali livelli di utilizzazione della risorsa idrica, si potrebbe soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione mondiale nel 2050 e oltre.
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Fonte: Accademia dei Georgofili