"L'80% dei comuni della Liguria è considerato a rischio frane e alluvioni, anche per effetto della progressiva cementificazione e dell'abbandono delle campagne, che ha lasciato spazio al degrado aumentando l'instabilità del territorio". 

E' quanto afferma la Coldiretti nel quale commenta l'ondata di maltempo che, con frane e allagamenti, ha provocato gravi danni alla Liguria. 

"Il progressivo abbandono del territorio ed il rapido processo di urbanizzazione - continua la Coldiretti - non è stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque ed è necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica del paese. Una situazione - conclude la Coldiretti - aggravata dai cambiamenti climatici, che si manifestano con una frequenza maggiore con cui si verificano eventi atmosferici estremi".

Coltivazioni e serre allagate

"La violenta ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Liguria, in particolare sulle province di Genova e Savona, ha provocato danni anche all'agricoltura". La Cia-Confederazione italiana agricoltori informa che pesanti conseguenze si sono avute nel settore dell'olivicoltura e delle coltivazioni orticole. 

"La pioggia - continua la Cia - caduta con eccezionale abbondanza, ha causato allagamenti e smottamenti dei terreni, specie nei terrazzamenti dove vi sono colture di olivi, e ha devastato le coltivazioni orticole (pomodori, zucchine, melanzane, insalate) e gli alberi da frutta. L'acqua ha anche invaso strutture aziendali e in particolare serre. I danni - conclude la Cia - al momento non sono quantificabili, ma risultano comunque elevati".