Dopo 15 mesi i prodotti alimentari invertono la tendenza nelle vendite e, per la prima volta dall'aprile 2009, tornano a far registrare valori positivi sia sul piano congiunturale (+0,4%) che su quello tendenziale (+2,4%). 

Lo sottolinea la Coldiretti commenta i dati Istat relativi al commercio fisso ed al dettaglio nel mese di luglio

"Si tratta - spiega la Coldiretti - di un segnale importante per la ripresa economica in un paese dove quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all'anno e con l'agroalimentare che svolge una funzione da traino per l'intero made in Italy all'estero". 

La tavola degli italiani continua a cambiare

"I consumi alimentari a luglio 2010, anche grazie al crollo dei prezzi sui campi che hanno frenato la corsa sugli scaffali, segnano una ripresa dello 0,4% su giugno scorso e del 2,4% rispetto allo stesso mese del 2009, ma il carrello della spesa continua a cambiare". 

Anche la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha commentato i dati Istat sul commercio al dettaglio nel mese di luglio 2010, sulla base dell'ultimo rapporto dell'Ismea sulle tendenze dell'agroalimentare nel belpaese. 

"La crisi economica - spiega la Cia - ha contribuito a modificare le abitudini degli italiani a tavola; il consumatore continua ad essere assai cauto negli acquisti e, viste le difficoltà, è costretto a rincorrere le promozioni e compra presso i canali più convenienti, come gli hard-discount (10,4% delle preferenze contro il 70% dei supermercati), puntando al prezzo più basso e cercando di evitare di spendere per il superfluo".