Riprende dalla pubblicazione del 22 giugno scorso la sintesi del 'OPERA working document' che esamina il Piano operativo inglese sviluppato in applicazione della Direttiva Ce/128/09, un esempio di buona pratica concertativa e di elaborazione costruttiva. Si ricorda che il testo integrale del Piano e la lista degli stakeholders coinvolti sono disponibili al sito: www.pesticides.gov.uk/environment.asp?id=70.

Art. 8: ispezione delle attrezzature per l’applicazione dei prodotti fitosanitari
Frequenza dei controlli
La registrazione della compravendita è fondamentale per la tracciabilità del ciclo di vita di un prodotto fitosanitario, allo stesso modo dovrebbe esserlo per le strumentazioni e i trattamenti svolti in campo, così da favorire il corretto svolgimento dell’ispezione delle attrezzature, perciò è importante che la compilazione del quaderno di campagna sia accurata, più sarà dettagliato più il controllo potrà essere efficace.
Esonero per le attrezzature portatili e gli irroratori a spalla
Alcune categorie di attrezzature sono esonerate dall’obbligo ispettivo, ne deriva che contenere l’esposizione e la contaminazione dipende fondamentalmente dalla divulgazione delle Buone Pratiche Agricole ed Ambientali. Nel Regno Unito la taratura e la manutenzione periodica è attestata da uno specifico “Certificate of Competence” che ne dimostra lo svolgimento abituale in linea con le BPAA e con le misure di mitigazione individuate nel processo di valutazione del rischio del singolo prodotto.
Applicazione di scadenze ed intervalli di ispezione
Gli Stati membri potrebbero programmare le ispezioni sulla base del calcolo del rischio da correlare ad un parametro obiettivo di valutazione ovvero le categorie d’uso delle attrezzature per l’irrorazione e assumendo che gli operatori siano adeguatamente formati alla corretta gestione dei macchinari.

Verifica dell’efficienza distributiva di un’irroratrice a barra.
Particolare: parete collettrice (Fonte: Màttera, 2005)

Art. 9: irrorazione aerea
I velivoli usati per questa funzione devono essere predisposti di accessori tecnologicamente avanzati per il contenimento della deriva aerea, tuttavia, si dovrà considerare se sono realmente disponibili, come sono usati e mantenuti e se garantiscono un alto livello di protezione ambientale.

Art. 11: misure specifiche per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua non potabile
Dare preferenza a specifici prodotti
Promuovere l’uso di agrofarmaci “non classificati come pericolosi per l’ambiente acquatico…” non comporta necessariamente una riduzione del rischio, l’utilizzatore e i suoi consulenti, infatti, sono responsabili oltre che della scelta del prodotto, anche dell’applicazione, delle tecniche e delle attrezzature adottate per contenere la dispersione, quindi, associare la tecnica all’uso di determinati prodotti richiede elevate competenze e si dovrà considerare che in loro assenza si possono generare nuovi ed ulteriori rischi.

Art. 13: manipolazione e stoccaggio degli prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze
Stoccaggio, manipolazione, diluizione, miscela e smaltimento dei prodotti fitosanitari
Il trattamento degli imballaggi deve avvenire secondo le istruzioni del fabbricante, in ogni caso i contenitori esausti dovrebbero essere manipolati come se contenessero ancora il prodotto, i reflui contaminati raccolti in appositi recipienti e lo smaltimento finale affidato ad una ditta o un servizio locale autorizzato anche all’invio in appositi centri di recupero. Quest’ultima soluzione potrebbe essere potenziata diffondendo l’uso di contenitori riutilizzabili. Infine, tra le soluzioni tecnologiche da promuovere i sistemi di 'bioremediation' permetterebbero la decontaminazione dei reflui delle miscele fitoiatriche, è il caso dei 'biobeds' basati sull’uso di una matrice biologica attiva (cfr. articolo OPERA del 22 giugno 'Biobeds, per la depurazione biologica dei reflui').

Art. 14: IPM (difesa integrata)
Oltre ai programmi educativi la Strategia inglese propone alcune attività per adempiere l’art. 14, ovvero progetti di ricerca ad hoc, 'R&D projects', inclusi dei monitoraggi di campo per stabilire il livello di infestazione da malerbe, da insetti e le soglie d’intervento, infine verifiche del rispetto dei targets di riduzione d’uso dei PPP.

Si conclude così la trattazione. La versione originale del testo, “Aspects of the UK consultation on the implementation of EU pesticides”, è disponibile on-line nel sito ufficiale del Centro di ricerca www.OPERA-indicators.eu.

A cura di Erica Màttera, corrispondente italiano per OPERA European Observatory on Pesticide and Risk Analysis Research Centre of Università Cattolica del Sacro Cuore 

OPERA - European Observatory on Pesticide Risk Analysis

Opera  - European Observatory on Pesticide Risk Analysis - sostenibilità in agricoltura

www.opera-indicators.eu

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