L'Istat ha pubblicato i dati inerenti i prezzi alla produzione dei prodotti industriali ad aprile evidenziando un aumento dell'1% rispetto a marzo e del 3,1% rispetto ad aprile 2009.

L'Istat ha spiegato che si tratta del maggior rialzo tendenziale da ottobre 2008 e che i prezzi che sono maggiormente aumentati sono quelli dell'energia.

In riferimento ai dati diffusi, la Coldiretti ha evidenziato che i prezzi alla produzione agricola hanno fatto registrare un calo del 4,5% in aprile.

"Nelle campagne - sottolinea la Coldiretti - si rilevano cali record del 29% per la frutta, del 5% per i cereali, del 4% per gli ortaggi e per i vini, secondo l'Ismea. Una situazione che rischia invece di provocare l'abbandono delle campagne, a causa delle inefficienze e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare con pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi che diventano euro al consumo. Il risultato è un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale - conclude la Coldiretti - i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte".

Anche la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta il crollo dei prezzi nei campi: "Mentre i prezzi alla produzione dei prodotti industriali segnano, ad aprile 2010, un aumento del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2009, per i prezzi sui campi, sempre ad aprile, continua il crollo verticale. Vanno in picchiata - spiega la Cia - soprattutto i listini di frutta, ortaggi e legumi, cereali per un calo complessivo dei prezzi agricoli all'origine del 4,5%. Una caduta libera che, sommata all'aumento dei costi produttivi, contributivi e burocratici, ha determinato un taglio netto (-20,6% solo nel 2009) dei redditi degli agricoltori, sempre più in grande affanno".