A gennaio 2010 l'indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio ha registrato una variazione negativa dello 0,5% rispetto a dicembre 2009, dopo cinque mesi senza variazioni: è il calo peggiore dal dicembre 2008. 
Lo rileva l'Istat, aggiungendo che, nel confronto con gennaio 2009, l'indice grezzo ha registrato una flessione del 2,6%. In termini congiunturali le vendite di prodotti alimentari hanno fatto segnare un calo dell'1% (il peggiore dall'aprile 2007, quando erano a -1,4%), mentre quelle di prodotti non alimentari un calo dello 0,3%.
Rispetto a gennaio 2009 gli alimentari risultano in calo del 3,3%, i non alimentari del 2,3%. 
La flessione tendenziale di gennaio è stata trainata dalle vendite nella grande distribuzione, in calo del 3,1%, mentre le vendite delle imprese operanti nelle piccole superfici risultano in flessione del 2,2%. nella media degli ultimi tre mesi, da novembre 2009 a gennaio 2010, l'indice destagionalizzato del valore totale delle vendite risulta in calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.
 
Aumenta la ‘vendita alternativa’ di prodotti alimentari
Al calo dei consumi alimentari nel dettaglio tradizionale fa da contraltare l'incremento delle vendite alternative con oltre 100 mila italiani che si garantiscono forniture alimentari con il miglior rapporto qualità/prezzo attraverso il contatto diretto con aziende agricole e mercati.
E' quanto afferma la Coldiretti che commenta i dati sul commercio fisso al dettaglio dei prodotti alimentari diffusi dall’Istat.
Due italiani su tre (67%), spiega la Coldiretti, hanno acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo, facendo registrare un incremento dell'11% del valore delle vendite, per un totale stimato in 3 miliardi di euro. 
Tra le motivazioni di acquisto risultanti dall'indagine swg/coldiretti spicca infatti la genuinità (71%), seguita dal risparmio (40%) e dal gusto (26%).
 
Secondo la Cia 6 famiglie su 10 cambiano menù
Pane, carne bovina, vino, olio d'oliva, agrumi, primi piatti surgelati, salumi Dop. Sono questi i prodotti alimentari che hanno segnato nel corso del 2009 i cali più evidenti nei consumi domestici.
A sottolinearlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che commenta i dati dell'Istat. 

Secondo la Cia il 60% delle famiglie italiane, a causa della crisi economica, è stato costretto a cambiare menù.