'Il latte viene oggi pagato agli allevatori italiani il 24% in meno rispetto al 1996 mentre per il grano la riduzione è stata del 13%': lo ricorda la Coldiretti nel commentare l’analisi di federconsumatori e Adusbef dalla quale emerge che l'Italia, con un incremento del 32% dei prezzi al consumo rispetto al 1996, è seconda solo alla spagna tra i principali paesi europei.
'Gli incrementi dei prezzi al consumo', ribadisce l’organizzazione, 'non si sono certamente trasferiti alla produzione. Occorre reagire', sostiene la Coldiretti, 'a quelli che rappresentano i due furti ai quali è sottoposta giornalmente l’agricoltura che subisce da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano, e dall'altra il furto  di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli a causa  di  uno strapotere contrattuale da parte dei nuovi forti della filiera agroalimentare'.
'Per questo è necessario estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta d'orgine per impedire di spacciare come made in italy prodotti importati mentre la coldiretti sta accelerando sul progetto per la realizzazione di una filiera agricola tutta italiana che è diventata una esigenza per la sopravvivenza stessa delle imprese agricole. L'obiettivo', precisa la Coldiretti, 'è quello di tagliare le intermediazioni ed arrivare ad offrire attraverso la rete di consorzi agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo. Il prodotto agricolo 'cento per cento italiano' firmato dagli agricoltori, sarà offerto', spiega Coldiretti, 'attraverso la piu' estesa rete commerciale nazionale che coinvolge i mercati di campagna amica, i punti di vendita delle cooperative, i consorzi agrari, agriturismi e aziende agricole, ma coinvolgerà anche la rete della ristorazione a chilometri zero e la distribuzione che intenderà partecipare. L'effetto della riduzione dei passaggi e delle intermediazioni con un rapporto piu' diretto tra agricoltori e consumatori', conclude Coldiretti, 'garantisce maggiore efficienza per assicurare acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica'.