Qualità e sicurezza degli alimenti sono argomenti dei quali si discute spesso anche per i casi di illeciti che con frequenza vengono proposti dalle cronache, segno peraltro dell’ottimo controllo che viene svolto dai molti organi di controllo a ciò preposti. Argomento dibattuto, dunque, ma non per questo ben conosciuto. In molti casi, ad esempio, sfugge ai “non addetti ai lavori” come siano numerosi gli enti e gli organismi che hanno voce in capitolo. Fra questi i ministeri dell’Agricoltura e della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, gli Zooprofilattici, vari centri di ricerca (ad esempio il Cra, il Cnr, l'Enea o l’Efsa di Parma), e poi le Università, le Asl e persino i singoli Comuni e molti altri ne potremmo aggiungere, ognuno con proprie finalità e responsabilità, ma tutti finalizzati allo stesso obiettivo di garanzia della qualità e della sicurezza degli alimenti. Coordinare e tenere le fila di un così complesso e articolato mosaico di attività non è cosa facile e molti sono i rischi di sovrapposizioni, duplicazioni degli stessi lavori, replica delle medesime indagini, investimenti su analoghi campi di ricerca.

 

Un coordinamento necessario

Per venirne a capo da tempo si meditava sulla realizzazione di un organismo capace di riunire e coordinare gli sforzi attuati in questo campo. Prendeva così corpo nel maggio del 2007 l’idea di costituire un Consorzio di Ricerca sulla Qualità e la Sicurezza degli Alimenti che coinvolgesse i diversi protagonisti, amministrazione pubblica e istituti di ricerca in primo luogo. Dopo qualche mese dalla firma del protocollo di intesa, si arrivò alla prima riunione operativa per mettere le fondamenta a quello che diverrà l’organismo unico nazionale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca nell’agroalimentare. Di tutto rispetto i “protagonisti”, che comprendono quattro ministeri (Economia, Università, Agricoltura e Salute), sette istituti di ricerca e dieci Istituti Zooprofilattici per un totale di 5000 ricercatori.

 

I protagonisti

Tanto numerosi i soggetti coinvolti nel progetto, e complesso il lavoro da farsi, che bisogna aspettare aprile del 2008 per l’approvazione dello statuto e dei patti parasociali. Ed è solo all’inizio di marzo 2009, dunque pochi giorni fa, che il quadro di riferimento si completa con la formalizzazione dell’adesione al Consorzio da parte del ministero dell’Università, fatto che dà il via alla sottoscrizione da parte dei sette istituti di ricerca nazionali e dei dieci istituti zooprofilattici che andranno a completare il nuovo organismo, che vede fra i suoi principali sostenitori la Provincia di Parma e il suo presidente Vincenzo Bernazzoli. Non a caso le fasi operative della costituzione del Consorzio, che ha sede a Parma, sono state seguite da Europass (ufficio referente di Efsa per i rapporti con il territorio regionale) del quale è presidente lo stesso Bernazzoli. "Il futuro dell'agroalimentare - ha commentato Bernazzoli che è anche amministratore unico del Consorzio - e dell'intera nostra economia dipenderà dalle capacità d'innovazione che il nostro sistema saprà mettere in campo. Per questo, proprio in questo momento di difficoltà, l'insediamento a Parma del Consorzio costituisce un elemento decisivo, capace di far superare al Paese antichi ritardi e di attirare sul nostro territorio nuove competenze e capacità, ma anche nuovi finanziamenti".

 

Finalmente operativi

Ora il Consorzio entra in una fase operativa che lo vedrà impegnato nel collegare e integrare le attività di ricerca dei diversi soci che fanno parte della sua compagine. Non mancherà un'azione di indirizzo delle ricerche, coinvolgendo più protagonisti su un medesimo progetto, per arrivare anche a sviluppare sinergie fra produzione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agroalimentari. Il prossimo appuntamento è con la realizzazione del 'Tecnopolo' regionale presso l'ateneo cittadino, un ulteriore tassello di quel mosaico che insieme ad Efsa ed alla Stazione sperimentale per le conserve, fa di Parma un centro nevralgico dell'agroalimentare declinato in chiave di qualità e sicurezza.