Approvato dal Senato il decreto per il rilancio competitivo del settore agroalimentare (Ddl n. 1175 di conversione in legge del decreto-legge n. 171) che ora passerà all’esame della Camera. “Una maggioranza coesa ha dato via libera al provvedimento che contribuirà al rilancio dell’agricoltura italiana. Sono soddisfatto di come è andata e del dibattito parlamentare che ha consentito di migliorare il contenuto del decreto legge. Continueremo a lavorare, attenti a valutare e recepire le indicazioni parlamentari, nell’interesse degli agricoltori italiani”.
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato. Con questo via libera è stato confermato il Fondo di solidarietà nazionale, ovvero le assicurazioni agevolate. Si è adeguata la normativa agricola nazionale alla disciplina comunitaria e sono stati previsti il finanziamento degli investimenti per lo sviluppo e le agevolazioni fiscali nel settore delle bioenergie. Sono state poi prorogate le agevolazioni previdenziali per il settore agricolo. 
 
"Con il provvedimento - commenta Confagricoltura - si danno alcune risposte, anche se non esaustive, alle necessità delle imprese agricole che sono state portate all'attenzione del mondo politico anche con la recente manifestazione svoltasi a Bologna". "E' indubbio che, quello adottato dal Senato, eèun intervento tampone laddove servono interventi strutturali. Mentre è apprezzabile che si stia finalmente cominciando a prestare attenzione politica alle problematiche e alle attese del settore, per rendere concreto quel rilancio competitivo dell'agricoltura, obiettivo strategico del provvedimento legislativo all'esame del parlamento". 
 
Soddisfazione per l'approvazione al senato del disegno di legge per Coldiretti che rileva come il "testo del provvedimento sia stato integrato per tener conto di ulteriori esigenze del settore, prospettate dall'organizzazione degli imprenditori agricoli, nel corso dell'esame parlamentare". Coldiretti "dà atto al ministro di aver evitato una dispersione delle risorse e di essersi impegnato per l'approvazione di misure introdotte nel corso dell'esame in aula, quali il rifinanziamento con 65 milioni di euro degli interventi assicurativi del Fondo di solidarietà per il 2008, la proroga della defiscalizzazione degli oneri sociali per il primo trimestre 2009, la semplificazione degli adempimenti per le imprese agricole in materia di rifiuti e l'esclusione, in termini di semplificazione, dalla valutazione ambientale dei piani di gestione forestale sostenibile. Valutazione positiva sull'impegno assunto dal governo per risolvere la questione della fiscalizzazione degli oneri sociali in maniera più strutturata e la vicenda del non assoggettamento ad Ici dei fabbricati rurali. "Il decreto prevede misure urgenti per il rilancio dell'export agroalimentare intervenendo sullo strumento del credito di imposta con uno stanziamento di 80 milioni di euro per due anni".
 
 
"Briciole per l'agricoltura". Così la Cia - Confederazione italiana agricoltori giudica i provvedimenti contenuti nel decreto. "La proroga al 31 marzo 2009 degli sgravi contributivi per le aziende agricole nelle zone di montagna e svantaggiate e lo stanziamento di 65 milioni del Fondo di solidarietà sono la classica goccia nel deserto per la grave crisi in cui versa il settore e l'economia nazionale. I problemi dell'agricoltura non hanno ricevuto risposte concrete, soprattutto sul fronte di una riduzione degli alti costi produttivi e dei gravosi oneri sociali. Le misure sono totalmente insufficienti e per le aziende agricole si prospetta un futuro molto difficile e con il rischio di un ulteriore aggravamento della situazione. La mobilitazione di tutto il paese continuerà e si farà ancora più incisiva.
 
 
"Non si è tenuto conto del difficile momento che stanno attraversando le imprese agricole italiane, che rischiano di essere messe in ginocchio dagli alti costi produttivi e dai gravosi oneri sociali". Lo Confeuro che giudica "gravissima la mancata proroga degli sgravi contributivi per le aziende che assumono la manodopera da parte della Commissione Bilancio del Senato".