'L'allerta della protezione civile per il caldo nel centro e sud Italia, con la città di Bari che toccherà addirittura il livello 3, fa salire la preoccupazione per il rischio siccità, poiché gli invasi della Regione Puglia hanno un deficit idrico di 226 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno'. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che a rischio sono soprattutto le produzioni orticole, con la previsione di un calo di investimenti del 20-25% per il pomodoro. 'Il fatto che gli invasi della Puglia contengano solo 526 milioni di metri cubi di acqua rispetto ai 752 dello scorso anno, secondo le rilevazioni effettuate all'inizio del mese, fa aumentare le preoccupazioni', sottolinea la Coldiretti, 'sulle disponibilità irrigue per le coltivazioni che aumentano con l'innalzarsi delle temperature in molto anticipo rispetto all'arrivo dell'estate. E' allarme', continua la Coldiretti, 'anche in Basilicata con gli invasi lucani utilizzati dall'agricoltura del Metaponto che sono vuoti per due terzi della loro capacità: nelle dighe di Pertusillo e Monte Cotugno sono immagazzinati solo 210 milioni di metri cubi di acqua, meno della metà dei 500 milioni di metri cubi presenti nello stesso periodo dell'anno scorso. La situazione', conclude la Coldiretti, 'è al momento più tranquilla nelle regioni del Nord dove i grandi laghi si trovano tutti su livelli ben al di sopra delle medie storiche'.
'Mentre al Nord e al Centro Italia la situazione idrica non desta, almeno per il momento, allarme, nelle regione del Sud il rischio siccità si fa sempre più concreto',  con questa affermazione anche la Cia (Confederazione italiana agricoltori) è preoccupata per il quadro non certo confortante del Mezzogiorno dove i livelli dei bacini resta deficitaria. 'Nelle regioni meridionali', avverte la Cia, 'c'è allarme per la scarsità di acqua, nonostante le piogge e le nevicate dell'inverno scorso. L'ondata di caldo torrido di questi giorni può avere conseguenze su molte colture orticole a campo aperto. Anche in Sicilia le prospettive non sono certo incoraggianti'.
Situazione completamente diversa sia nel Nord che nel Centro del Paese. I bacini idrici non mostrano ancora sofferenze, anzi i livelli sono ben al di sopra di quelli registrati lo scorso anno, e le piogge che in queste ore stanno interessando molte regioni garantiscono un aumento delle risorse. 'Tuttavia', sottolinea la Cia, 'non bisogna abbassare la guardia in modo da intervenire rapidamente evitando pesanti conseguenze per l’agricoltura'.