"FOTO/SINTESI" - Giornata dimostrativa Defogliazione meccanica della vite
 
Il 9 luglio si è tenuta, a Imola, presso l'Az.agr. Vandina, una dimostrazione di defogliazione meccanica e gestione fitosanitaria della vite che ha visto la partecipazione di alcune note ditte costruttrici di macchine agricole e l'intervento di un folto numero di persone coinvolte nei diversi settori della filiera.
La dimostrazione pratica è stata preceduta dall'intervento del Prof. S. Poni, Università Cattolica di Piacenza, che ha messo in luce l'importanza della defogliazione della vite nel consentire una corretta maturazione delle uve attraverso una riduzione della fogliosità sulla fascia produttiva; questo intervento, teso al miglioramento del microclima a livello dei grappoli, trova la sua epoca ottimale di esecuzione tra la fase di allegagione e la invaiatura. Molto importante, inoltre, è la valutazione della reale necessità di effettua re la defogliazione ; si interviene quando la presenza di foglie a livello del grappolo è decisamente eccessiva, altrimenti si rischia di scoprirlo troppo e quindi di esporlo ad una eccessiva radiazione solare.
Il Dr. Cavazza, ASTRA, infine, ha trattato la ricaduta che la defogliazione ha a livello fitosanitario, evidenziando gli effetti di riduzione dell'incidenza dei danni da Botrytis e la migliore efficacia nella distribuzione dei prodotti antiparassitari.
La dimostrazione pratica di defogliazione è stata eseguita da tre diverse macchine dotate di un principio di funzionamento, sostanzialmente analogo, che si basa su un sistema di aspirazione abbinato ad uno di taglio che provocano il distacco del lembo fogliare dal picciolo.
Nonostante si sia lavorato in condizioni di bassa fogliosità, che non permettevano alle macchine di mostrare a pieno la loro efficienza, queste hanno lasciato intravedere interessanti caratteristiche dal punto di vista operativo.
Applica te anteriormente ad una trattrice di bassa -media potenza con una capacità di lavoro di circa 2 h/Ha, queste macchine ottengono i migliori risultati operando su forme di allevamento a controspalliera, sebbene si possano impiegare bene anche su forme a cortina.
Dal punto di vista economico si può dire che sono accessibili anche ad aziende medio-piccole con la sola eccezione delle defogliatrici che sono applicate su telaio semovente scavallatore il cui costo è ammortizzabile solo su superfici a vigneto che superano i 20 Ha.
La giornata tecnica si è conclusa con la dimostrazione pratica di difesa fitosanitaria per la quale si è impiegata l'unica macchina presente, un atomizzatore a tunnel a bassa deriva ambientale.
Questo atomizzatore è dotato di una elevata capacità di lavoro (è in grado di trattare contemporaneamente due filari su ambo i lati), ma soprattutto è in grado di operare efficacemente anche in presenza di forte vento, recuperando una elevata % di prod otto e riducendo sensibilmente la deriva e le perdite a terra. Il costo dell'atomizzatore è elevato quindi è accessibile solo ad aziende di grandi dimensioni.

"FOTO/SINTESI" - Giornata dimostrativa Diserbo chimico e spollonatura della vite
Il giorno 10 luglio, presso l'Azienda Garusola della CAB G. Bellini di Filo d'Argenta, si è tenuta, organizzata dal DIPROVAL - Centro di Fitofarmacia - Università di Bologna e da CRPV, la  Giornata dimostrativa e divulgativa sul diserbo chimico e la spollonatura della vite.
 Dopo aver visitato la prova di confronto tra diverse epoche di trattamento nel diserbo del vigneto (cv Merlot con sistema di allevamento GDC) sono stato discussi, insieme a una panoramica generale delle problematiche degli inerbimenti e relative strategie d'intervento, i risultati delle prove di efficacia erbicida e spollonante negli anni 2005-06 e 2006-07 realizzate in località Filo di Argenta (FE) e Altedo (BO).
Il protocollo sperimentale prevedeva trattamenti a base di glufosinate ammonio e/o di glifosate combinati, in diverse epoche quali autunno, fine inverno, primavera ed estate, con principi attivi a effetto residuale: oxadiazon, oxifluorfen e flazasulfuron.
La presentazione dei dati ha evidenziato la necessità di sincronizzare l'effetto spollonante dei prodotti impiegati con quello erbicida, giungendo così a una sensibile riduzione dei costi di intervento. Si è rimarcato inoltre, insieme alla sostanziale efficacia di prodotti ad azione esclusivamente fogliare (glifosate e glufosinate), il ruolo di semplificazione delle strategie di intervento da parte dei principi attivi ad azione anche residuale. In particolare, per quanto riguarda il recente formulato a base di flazasulfuron, si prospettano interventi  primaverili o autunnali (per un migliore controllo del convolvolo) alla dose intermedia fra quelle sperimentate (80-100 gr). Inoltre, la sua alternanza con gli altri principi attivi ad azione residuale sopra citati in applicazioni di fine inverno, permette di evitare  l'insorgere di fenomeni di resistenza o di fitotossicità.
Va sottolineato infine che il Disciplinare di produzione della vite non prevede l'impiego d i prodotti ad azione residuale, il cui eventuale inserimento sarà subordinato a valutazioni di carattere metodologico e ambientale.