Per gli allevatori italiani (ed europei) il futuro è quantomai incerto. Con la fine delle quote latte il mercato si è liberalizzato e oggi gli Stati possono produrre quanto latte vogliono, con un impatto notevole sui prezzi di mercato. Se c'è chi prevede una situazione catastrofica, con la chiusura di migliaia di stalle, altri ritengono che nel lungo periodo la situazione si assesterà.

"Per una azienda agricola è fondamentale investire in innovazione per restare sul mercato", spiega ad AgroNotizie Sven Thormahlen, vicepresidente della Ricerca&Sviluppo di Arla Foods, il gigante danese del settore lattiero-caseario, il quarto a livello globale per quantità di latte trattato. "Mi rendo conto che fare investimenti in un momento così difficile non è facile, ma è necessario. E credo che aziende come Arla dovrebbero essere a fianco degli agricoltori sostenendoli in questo processo di innovazione. Introdurre sensori in stalla, robot per la mungitura, analisi dei big data e miglioramenti genetici in azienda è l'unica strada per essere produttivi".

Già, l'innovazione, ma per fare cosa? Il mercato oggi sconta prezzi del latte bassi perché c'è una sovra-produzione a livello globale, il rischio è che aumentare la produttività della stalla porti ad un peggioramento della situazione. "L'innovazione è utile a tanti scopi. Certo avere un approccio 'di precisione' all'alimentazione animale significa avere vacche che possono produrre di più. Ma è anche possibile monitorare travaglio e parto per ridurre le complicanze e le morti, generando un risparmio considerevole per le aziende. Oppure individuare in maniera precoce un animale malato, in modo da curarlo prima che la situazione peggiori".

Insomma, il segreto sta nell'abbassare i costi di produzione. Allungando la vita produttiva della vacca si aumentano i profitti, pur con prezzi di mercato bassi. Diventa così cruciale individuare precocemente problemi nella gravidanza, irregolarità del ciclo o patologie alle zampe evitando così una macellazione precoce. Oggi in Italia le vacche hanno in media due lattazioni, mentre in Olanda, dove la zootecnia di precisione è più diffusa, ben quattro.

Ma cosa si intende per innovazione in stalla? Durante il World Agrti-Tech Innovation Summit che si è tenuto a Londra la francese Itk ha presentato le sue soluzioni per la zootecnia di precisione. Una attenzione particolare è riservata alla riproduzione delle vacche. Vel'Phone è ad esempio un sensore che si inserisce nella vagina della mucca gravida e misura la temperatura interna inviando i dati al cloud dell'azienda.

Il sensore viene inserito circa otto giorni prima della data prevista per il parto e registra la temperatura ogni minuto. "All'avvicinarsi del travaglio la temperatura vaginale ha prima una impennata e poi una brusca discesa, segno che il parto è imminente", spiega ad AgroNotizie Eric Jallas, presidente di Itk. "Un alert viene allora inviato all'agricoltore che può intervenire per prendersi cura dell'animale. Mentre un altro alert viene spedito via sms all'inizio del travaglio, quando il sensore viene espulso dalla vagina alla rottura delle acque".

Per ridurre l'intervallo tra una gravidanza e l'altra Itk ha sviluppato HeatPhone. Agli animali viene messo un collare che controlla i movimenti della vacca e quando questa diviene più 'irrequieta' il sistema invia sul cellulare dell'agricoltore un alert per segnalare che l'animale è entrato in calore. I dati raccolti permettono anche di individuare irregolarità nel ciclo delle femmine e dunque allertare l'operatore sulla possibilità di malattie o disfunzioni.

Attraverso l'uso di un collare che misura le abitudini alimentari dell'animale è possibile anche sapere lo stato di salute dello stesso. FeedPhone fornisce dati sulla quantità di cibo che viene ingerito e in caso di anomalie avverte l'agricoltore. In questo modo è possibile avere vacche sempre al meglio. Inoltre è possibile sorvegliare i comportamenti delle bovine suddividendole in gruppi che necessitano di cure particolari: inizio della lattazione, fine della lattazione, riposo, eccetera.

Per monitorare invece lo stato di salute degli animali è possibile inserire nel rumine un 'termobolo', un sensore che misura la temperatura interna dell'animale e la quantità di acqua ingurgitata. Anomalie nella temperatura della vacca sono il migliore indicatore di uno stato di salute compromesso e il sistema San'Phone invia un alert all'agricoltore che può controllare la vacca.

 
In occasione della Rethink Ag & Food Innovation Week (Londra, 17-19 ottobre 2017) siamo andati a scoprire gli ultimi sviluppi della tecnologia applicata all'agricoltura e al cibo. Dal precision farming ai big data, dalla robotica all'agricoltura cellulare, AgroNotizie prova a raccontare come produrremo e mangeremo il cibo nel futuro.