La settimana scorsa era arrivata la notizia di un nuovo ritrovamento di Vespa velutina in Lombardia, a Leggiuno in provincia di Varese.
Il terzo ritrovamento dal 2017 ad oggi e il primo nel varesotto, fatto da Giuseppe e Roberto Ricciardi nel loro apiario.
Sin da subito si era temuta la presenza anche di un nido, visto che erano stati individuati più calabroni nello stesso posto, ed erano partite subito le ricerche per individuarlo e abbatterlo.
Ora arriva la notizia ufficiale da StopVelutina che il nido è stato trovato e neutralizzato.
Il ritrovamento è stato fatto grazie alla tecnica della radiotelemetria che permette di tracciare il volo di una operaia del calabrone e seguirla fino al nido. Una tecnica, in piccolo, simile a quella che si usa per seguire gli spostamenti degli uccelli o degli animali selvatici con i radiocollari.
Nel dettaglio, un calabrone viene catturato vivo, gli viene applicato un radiotag vhf e viene seguito tramite un'antenna fino al nido.
L'intervento di ricerca e abbattimento è stato fatto in tempi rapidi, anche grazie ad un'importante azione di coordinamento e di collaborazione tra gli apicoltori, le loro associazioni e gli enti pubblici.
In particolare sin da subito i tecnici di Apava, l'Associazione Produttori Apistici di Varese, coordinanti dal dottor Lorenzo Sesso hanno contattato i responsabili di StopVelutina.
Quindi, con il dottor Umberto Vesco e la tecnica Chiara Visetti dell'associazione piemontese Aspromiele, sono partite le ricerche del nido con la strumentazione di radiotelemetria di Aspromiele.
Poi una volta individuato il nido è stato neutralizzato con una iniezione di insetticida da Stefano Fenucci dell'associazione Toscana Miele.
Tra il ritrovamento dei calabroni in apiario, avvenuto il 13 ottobre 2024, e l'abbattimento del nido, effettuato il 15 ottobre 2024, sono passati meno di tre giorni, confermando il fatto che la collaborazione quando c'è dà risultati importanti.
E l'abbattimento del nido, che si trovava a circa 450 metri dall'apiario, è un risultato importante perché permetterà di ridurre la possibilità che nuove regine possano svernare sul territorio e fondare nuovi nidi in primavera, rallentando la diffusione del calabrone che si sta evidentemente espandendo anche verso Nord.
Altrettanto importante però è non abbassare la guardia e non pensare che tutti i nidi possano essere facilmente trovati e soprattutto facilmente abbattuti.
Il ritrovamento e l'abbattimento dei nidi infatti è importantissimo nelle zone di recente invasione, per rallentare o in casi particolari bloccare l'espansione dell'insetto.
Ma nelle aree dove ormai Vespa velutina si sta stabilizzando o si è stabilizzata, l'efficacia della distruzione dei nidi per il controllo dei calabroni è molto meno efficiente, sia per i costi che per le difficoltà logistiche.
E per queste zone rimane fondamentale trovare nuovi metodi di lotta e di protezione degli alveari.
L'articolo è stato modificato in data 23 ottobre 2024 nella parte relativa al dettaglio di come viene tracciato un calabrone fino al nido