Dopo la lunga parentesi di maltempo che localmente ha messo in ginocchio molte aree del Paese, si prospetta una fase all'insegna della stabilità grazie all'avanzata dell'anticiclone subtropicale. Il rovescio della medaglia sarà però rappresentato dalle classiche nebbie di stagione innescate dalle inversioni termiche, le quali incentiveranno anche un cospicuo accumulo degli inquinanti nei bassi strati dell'atmosfera. Per qualche novità occorrerà attendere almeno la fine della nuova settimana, quando è prevista una prima flessione termica.
Analisi e previsione
Sul continente europeo si sta consolidando un'ampia area anticiclonica che si estende dal Nord Africa e va a rafforzarsi in particolare sulle aree centrali dell'Europa, fino a congiungersi con l'alta pressione delle Azzorre. Le profonde depressioni nordiche e le più intense perturbazioni atlantiche, dunque, restano confinate alle latitudini settentrionali mantenendo così lontano dall'Italia quel maltempo che ha colpito duramente la penisola fino a pochi giorni fa.
Tuttavia, una residua instabilità continua ad interessare le zone più a Ovest del nostro areale, in particolare la Spagna, dove un vortice ciclonico resta intrappolato sul margine occidentale dell'anticiclone, che ne blocca il movimento verso Est. La situazione resta comunque critica in alcune aree del Mediterraneo, come dimostra la recente grave alluvione che ha devastato la Spagna.
Fitte nebbie in arrivo
In Italia si apre dunque una fase meteorologica stabile e soleggiata, sebbene in questo periodo dell'anno l'alta pressione favorisca anche fenomeni come le inversioni termiche e fitte nebbie, particolarmente intense nella Pianura Padana e nelle valli interne del Centro. La nebbia è favorita dalla mancanza di vento, dall'umidità che si accumula negli strati bassi e dalle temperature più fresche rispetto alla stagione estiva, condizioni che favoriscono la condensazione del vapore acqueo.
I cieli sgombri da nubi e l'assenza di ventilazione consentono difatti al calore del suolo di disperdersi nello spazio durante la notte causando un calo termico notevole, soprattutto nelle pianure e lungo le valli. Nella seconda parte della settimana tali condizioni diventeranno ancora più marcate con foschie dense che, specie in Val Padana, potrebbero ridurre la visibilità di notte ed al mattino a pochi metri, creando disagi alla circolazione stradale.
Durante le ore centrali della giornata la nebbia si dissiperà gradualmente lasciando spazio al sole, anche se lungo il corso del Po potrebbero permanere nubi basse mantenendo un'atmosfera grigia, fredda e umida. In sintesi, a parte le aree soggette alla nebbia, il tempo nei prossimi giorni si manterrà stabile e soleggiato, uno scenario destinato a protrarsi ancora per un po'.
Inversioni termiche
Se da un lato l'alta pressione protegge dalle minacce quali nubifragi e alluvioni, dall'altro favorisce lo sviluppo delle prime inversioni termiche della stagione. Questo fenomeno atmosferico causa una marcata differenza di temperatura tra gli strati d'aria più vicini al suolo e quelli superiori, capovolgendo il normale gradiente termico.
In autunno e in inverno questo fenomeno è particolarmente comune, poiché il ridotto soleggiamento porta il terreno a disperdere cospicue quantità di calore nelle ore notturne. Di conseguenza, l'aria a contatto con il suolo diventa fredda e densa, mentre gli strati superiori, più caldi, rimangono leggeri. In condizioni di alta pressione l'assenza di ventilazione impedisce inoltre il rimescolamento degli strati d'aria, mantenendo così questa stratificazione termica.
Smog in forte aumento
Le inversioni termiche non porteranno solo nebbia, ma anche un preoccupante accumulo di inquinanti come polveri sottili e gas di scarico che, rimanendo intrappolati nei bassi strati atmosferici, vanno a peggiorare significativamente la qualità dell'aria.
Sui rilievi la situazione sarà migliore; tuttavia, sorprenderanno le temperature elevate, con un livello dello zero termico che al Centro Nord supererà i 4mila metri, un valore estremamente insolito persino per luglio.
Le temperature saranno ovunque sopra la media stagionale, con massime di 18-20°C al Nord, 22-23°C al Centro, e punte di 24-26°C al Sud.
Weekend con l'estate di San Martino
Anche quest'anno si confermerà la tradizionale estate di San Martino: nei prossimi giorni, in particolare durante il weekend, verrà difatti garantita una fase piuttosto stabile per la solida presenza dell'anticiclone subtropicale, il quale porterà tanto sole e anomalie termiche di oltre 5-6°C rispetto alle medie. Il caldo sarà percepibile soprattutto sulle Alpi e al Centro, con massime che potranno raggiungere i 23-24°C.
La giornata di sabato 2 novembre trascorrerà quindi all'insegna della stabilità, con tanto sole sui rilievi e con nebbie sulle grandi pianure e lungo le principali vallate. Nel complesso i banchi nebbiosi si dissolveranno durante le ore centrali del giorno, regalando poi giornate miti e soleggiate ovunque.
Domenica 3 novembre, nonostante il tempo stabile e sereno su gran parte del territorio, si potrà notare un leggero calo termico temporaneo dovuto a una maggiore ventilazione da Nord. L'anticiclone rimarrà comunque dominante, assicurando condizioni stabili anche nella settimana successiva.
Freddo assente, ancora una settimana mite
Il quadro meteorologico non subirà particolari variazioni anche per la prima parte della prossima settimana, quindi da lunedì 4 fino a giovedì 7 novembre, quando il tempo si presenterà stabile con clima mite specie sui rilievi, al Centro Sud e sulle isole maggiori.
In queste fasi anticicloniche autunnali e invernali ci accompagneranno sempre le nebbie, specie di notte ed al primo mattino, le quali ridurranno la visibilità e limiteranno localmente l'ascesa termica diurna.
Per qualche novità dovremo quindi attendere almeno la seconda parte della settimana, quando da venerdì 8 novembre potrebbe intervenire un cambio atmosferico. Considerando l'assetto atmosferico non sarà esclusa la formazione del classico vortice depressionario in sede mediterranea, ovvero un'area di bassa pressione foriera di maltempo. Contesto quindi delicato da valutare con attenzione, a causa dei forti contrasti verrebbero a crearsi tra masse d'aria diverse.