Coop Svizzera (che non ha alcun legame societario con Coop Italia) ha infatti deciso di introdurre sui suoi scaffali i prodotti di una startup elvetica, Essento, specializzata proprio in cibi contenenti proteine di insetti.
Il lancio sul mercato di burger e polpettine agli insetti è stato possibile grazie al via libera deciso da Berna. Al di là dell'accettazione sociale di questi nuovi cibi, nel vecchio continente lo scoglio più grosso fino ad oggi è stato quello legislativo. L'Unione europea ha dato il via libera all'utilizzo delle farine di insetti in acquacoltura (ne abbiamo parlato qui) e dal primo gennaio ci sarà il via anche ai novel food, tra cui gli insetti appunto. Mentre la Svizzera, che non fa parte dell'Unione, ha seguito un iter legislativo proprio concedendo quest'anno le prime autorizzazioni all'import.
Ad essere sdoganati sono Tenebrio molitor, le cosiddette tarme della farina, Acheta domesticus, il grillo domestico, e Locusta migratoria, la cavalletta. Sia i burger che le polpette contengono solo farine provenienti dalla prima specie, oltre che verdure, oli vegetali e farina di frumento. Giornalisti e food blogger hanno pubblicato immagini di cavallette e vermi nel piatto, ma sono solo scatti per attrarre lettori. Gli insetti infatti vengono essiccati e triturati fino ad essere ridotti in farina. Niente gambe o antenne che spuntano dal panino dunque.
Tarma della farina
(Fonte foto: © Didier Descouens - Opera propria, CC BY-SA 4.0)
"Il segreto del nostro successo sta anche nella capacità di individuare i nuovi trend e introdurre grandi innovazioni", spiega Roland Frefel, responsabile prodotti freschi di Coop Svizzera, che ha sostenuto la startup Essento.
"Con una nuova offerta di prodotti lavorati a base di insetti selezionati vogliamo incentivare una produzione alimentare orientata al futuro, aprendo per primi la strada per nuovi universi di gusto".
Il Governo di Berna ha deciso di adottare norme molto stringenti per regolare la filiera degli insetti destinati al consumo umano. Gli allevamenti devono rispettare rigorose norme igieniche ed essere ispezionati da funzionari confederali, anche se si trovano all'estero. Gli insetti devono inoltre appartenere alla quarta generazione allevata in cattività per essere considerati commestibili dagli umani.
Un esemplare di grillo domestico
(Fonte foto: © Hexasoft - Opera propria, Pubblico dominio)
Nell'ambito dell'iniziativa Kickstart Accelerator dedicata alle startup, Coop Svizzera sostiene anche Entocube, un'azienda finlandese che in una fattoria container nutre i grilli con resti di cibo, per poi trasformarli in polvere proteica.
Un esemplare di locusta migratoria
(Fonte foto: CC BY-SA 2.0 de)
D'altronde nel mondo due miliardi di persone già oggi si cibano di insetti che sono una fonte di proteine nobili molto più efficiente rispetto al manzo o al pollo. E anche in Europa c'è molto interesse verso questa nicchia di mercato che promette di espandersi considerevolmente nei prossimi anni. Il settore è ancora troppo giovane e la legislazione incerta per poter rappresentare una immediata opportunità commerciale per gli agricoltori italiani, ma nel futuro ci sarà certamente spazio per allevamenti di insetti a fianco di quelli bovini e suini.