"Prendiamo atto del tentativo di oggi di assegnare alla Lombardia un incremento di 954 mila euro, che è una prima risposta - dichiara Fava - ma non è sufficiente. Se non verranno riconosciute risorse pari ad almeno il 30% del totale nazionale, a fronte come detto del fatto che la nostra regione rappresenta il 42% dei controlli funzionali, non sottoscriverò alcun accordo, per difendere i diritti degli allevatori di poter produrre nel rispetto della sicurezza alimentare".
L'assessore Fava chiede al ministero e alle Regioni che "si evitino trattative estenuanti e pantomime vergognose, come quella di alcuni soggetti del Sud, che oggi hanno avuto il coraggio di dichiararsi contrari alla ripartizione dei fondi. Non è il momento di giocare sulla pelle dei veri allevatori, che hanno una collocazione geografica ben precisa e, di conseguenza, necessitano di controlli funzionali sul territorio e non altrove. Credo che il sistema allevatoriale sia stato chiamato a importanti sacrifici, visto che l'ammontare complessivo delle risorse messe a disposizione su scala nazionale è pari a 25 milioni di euro".
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