“La zootecnia rappresenta una voce significativa dell’economia nazionale e del made in Italy: le gravi problematiche legate alla produttività e al mercato che coinvolgono il comparto rendono necessaria una migliore politica di sostegno al fine di consentire una maggiore stabilizzazione del reddito degli allevatori”. E' l’appello lanciato dal Comitato di Settore zootecnico di Fedagri, svoltosi al Palazzo della cooperazione.

“C’è la necessità di lavorare da subito – spiega il presidente del settore zootecnico di Fedagri-Confcooperative,  Giovanni Bettiniper l’individuazione di specifiche soluzioni che consentano il pieno rilancio di questo comparto, importantissimo sia in termini economici che occupazionali, anche attraverso l’attuazione ed il finanziamento di Piani di azione settoriali”.

In tal senso, ha proseguito Bettini, “abbiamo giudicato positivamente l’iniziativa del ministero delle Politiche agricole volta a realizzare un programma operativo a sostegno del settore attraverso l’individuazione di precisi assi di intervento - accesso al credito, valorizzazione delle produzioni, trasparenza di mercato, semplificazione burocratica, innovazione e promozione – sui quali saranno coinvolti tutti i soggetti della filiera”.

Nell’ambito del Comitato zootecnico dell’organizzazione cooperativa è stata inoltre espressa l’esigenza che nell’ambito della riforma della Pac vengano contemplate misure destinate a sostenere tutti i comparti produttivi zootecnici, compresi quelli esclusi dagli aiuti diretti, e che siano contemporaneamente attivate soluzioni atte a contrastare l’estrema volatilità dei prezzi e le speculazioni, anche per il tramite di un maggior riconoscimento alle Op di un ruolo primario nella gestione dei mercati.

Particolare preoccupazione è stata altresì posta nei confronti delle misure di attuazione dell’Imu che, se non modificate, rappresenteranno una imposizione estremamente pesante e con ripercussioni gravissime per il comparto e per l’intero settore agricolo del nostro Paese.