Più sostegno all’export ed etichettatura dei prodotti e maggiore organizzazione dei produttori, queste alcune delle priorità indicate dal settore zootecnico di Fedagri-Confcooperative nel corso della serie di incontri convocati dal ministero delle Politiche agricole per l’esame dei Piani di settore della filiera zootecnica nei settori cunicolo, suinicolo, bovino e ovicaprino, da predisporre entro la metà del prossimo mese di novembre.

“Oltre ad aver ribadito la necessità di un’azione di semplificazione burocratico-amministrativa, la cui esigenza è avvertita in modo trasversale da tutti i settori – così il presidente del settore zootecnico e della consulta suinicola di Fedagri-Confcooperative, Giovanni Bettini - abbiamo inoltre chiesto per il settore suinicolo di attuare un progetto innovativo, con capofila il ministero, per la valorizzazione delle cosce di prosciutto dei suini del circuito tutelato dei prosciutti Dop Parma e San Daniele, che non hanno i requisiti per la stagionatura, per produrre un prosciutto cotto italiano di alta qualità per il mercato nazionale e internazionale”.

Sono state inoltre prese in esame le 'Linee programmatiche per un piano di settore', con l’individuazione delle priorità su cui agire per il riparto di 7 milioni di euro di risorse assegnate. 

Per  il comparto cunicolo l’attenzione è stata posta sulla realizzazione di un progetto che dia al coniglio italiano una nuova immagine che abbia come interlocuzione il mercato nei vari canali Horeca e Gdo con i quali il ministero ha avviato un dialogo su specifici aspetti commerciali, per una intesa operativa volta a difendere il prodotto italiano.

Giuseppe Borin, presidente della Consulta Bovina di Fedagri, ha evidenziato come la proposta a breve termine del ministero è di attivare un osservatorio sui prezzi e sui costi di produzione e di attivare il sistema di qualità: “a nostro avviso, prima del SQ, è necessario incentivare l’aggregazione del prodotto e dei produttori”.