Appena due anni fa è stata
Controlli efficaci
La scoperta delle frodi, che stando agli accertamenti riguardano un quarto delle mozzarelle del campione analizzato, è la prova dell’efficienza dei controlli e del sistema di vigilanza, un motivo in più per dare fiducia al prodotto che si trova in commercio. Anche la decisione del ministro di nominare un comitato di garanzia che si affianchi al lavoro del Consorzio di tutela, è allineata alla politica della “tolleranza zero” dettata dal ministro dell’Agricoltura nei confronti delle frodi. L’obiettivo, ancora una volta, è quello di mettere il consumatore nelle condizioni di acquistare prodotti dei quali sia certa la sicurezza e
Polemiche dannose
Alzare i toni della discussione, come avvenuto in questi ultimi giorni, crea invece un clima di sospetto e di diffidenza che può arrecare inutilmente molti danni all’immagine della mozzarella di bufala. Non servono nuovi consorzi di tutela, ma quello esistente deve essere in grado di garantire che il marchio Dop venga apposto solo sui prodotti che hanno seguito senza sbavature il disciplinare di produzione. Chi non rispetta le regole va isolato e privato del marchio. Lo deve fare il Consorzio e lo devono pretendere i produttori “in regola”, che sono i primi a essere danneggiati da ogni comportamento fuori norma. E allora, si chiuda con le polemiche, si persegua chi ha frodato e si dia la possibilità a tutti gli altri, e sono la maggior parte, di lavorare con la serenità necessaria ad affrontare un mercato sempre più difficile. I produttori di mozzarella (quella davvero Dop) ne sarebbero grati. E anche i consumatori.