Lo scenario internazionale della carne bovina, la bilancia degli scambi commerciali, l’andamento dei consumi, i problemi legati alla blue tongue e le possibili soluzioni da prendere a riguardo sul fronte nazionale.E ancora: l'analisi del comparto della macellazione in Italia, le ambizioni e i piani industriali di Inalca, società del Gruppo Cremonini e principale player italiano nel segmento industriale della carne bovina, i progetti di espansione in Russia e in Africa, dopo la recente alleanza stretta con il colosso internazionale Jbs.
Luigi Pio Scordamaglia, vicepresidente di Assocarni e amministratore delegato di Inalca Jbs, traccia un affresco a tutto tondo del settore della carne bovina, in vista di Eurocarne 2009 (www.eurocarne.it), Salone internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione, refrigerazione e distribuzione delle carni in programma a Veronafiere dal 21 al 24 maggio, organizzato in collaborazione con Ipack-Ima Spa. Scordamaglia parteciperà, inoltre, agli 'Stati generali della carne', convegno di apertura della manifestazione. Un evento inedito e di respiro internazionale, che vedrà fra l'altro un confronto fra Italia, Francia e Spagna, alla luce dei differenti scenari produttivi e di filiera che caratterizzano i tre Paesi europei.

Veronafiere ha chiesto il parere su questi temi a Luigi Pio Scordamaglia.

Come si può sintetizzare l’andamento della carne bovina nel 2008 e quali sono le previsioni di Assocarni per il 2009?
'Per quanto riguarda i consumi di carne, nonostante il perdurante ingiustificato attacco mediatico di cui soprattutto le carni rosse sono oggetto, a mio avviso in maniera strumentale e mirata, da parte di un certo mondo dei carboidrati che si vede oggi messo all'angolo per le pesanti responsabilità sulla crescente incidenza dell'obesità nel nostro Paese, i consumi tengono. Nonostante la crisi, confrontando gli acquisti domestici primo bimestre 2009 con stesso periodo 2008 le differenze riscontrabili non sono significative'.

La contrazione della spesa alimentare in Italia quanto peserà sulle carni bovine, già peraltro in diminuzione per quanto concerne i consumi?
'Cresce la domanda di tagli dell’anteriore e il consumo di carni macinate. La difficoltà è, semmai, quella di conciliare l'esigenza di continuare a contenere il prezzo di vendita al consumo a fronte del perdurante incremento del prezzo degli animali vivi, oggi finalmente in fase di normalizzazione'.
 
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