Il sottosegretario Francesca Martini ha risposto ieri ad una interrogazione urgente presentata dall'on. Lucio Barani all'interrogazione sulle carni suine di origine irlandese contaminate da diossina: 'non sono emersi elementi circa l'impiego, in Italia, di mangimi contaminati da diossina'.
Ricordando tutti gli interventi intrapresi, non appena pervenuta la comunicazione del Sistema di Allerta Rapido Europeo circa l'avvenuta commercializzazione, in ambito comunitario, di carni suine di origine irlandese contaminate da diossina presente nei mangimi, il Sottosegretario Martini ha precisato che il Governo italiano 'a già segnalato alla Commissione europea l'esigenza di un'etichettatura europea delle carni, per il momento limitatamente a quelle bovine. Il Governo ha altresì rivolto un appello all'autoregolamentazione per i produttori di carni suine, affinché appongano un'etichettatura attestante l'italianità del prodotto'.
Riguardo alla presenza di diossine in farine ad uso mangimistico nel nostro Paese, i controlli del Piano Nazionale Alimentazione Animale comprendono sia quelli su farine di carne sia i controlli su farine vegetali destinate alle varie specie animali (bovini, suini, ovi-caprini e acquacoltura): tutti i campioni analizzati nel 2007 e nel 2008 sono risultati negativi.
All'11 dicembre, data dell'atto parlamentare, sono stati controllati 35 siti d'importazione d'intesa con gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari ed in coordinamento con le Aziende Sanitarie Locali: l'attività ispettiva ha consentito di sottoporre a sequestro cautelativo, in via precauzionale, oltre 260 tonnellate di carni suine provenienti dall'area geografica d'interesse. Inoltre, nessuna anomalia è stata sinora riscontrata presso 228 esercizi commerciali, tra supermercati e negozi di vendita al minuto, ispezionati a decorrere dal 7 dicembre 2008.