E' finalmente possibile vedere in faccia i produttori che realizzano i cibi in vendita sugli scaffali anonimi dei supermercati prima di acquistarli. La prima rivoluzionaria innovazione tecnologica per aumentare le informazioni a disposizione dei cittadini sugli imprenditori che ci vogliono "mettere la faccia" è stata presentata al Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione di Cernobbio organizzato da Coldiretti, con una dimostrazione pratica su prodotti base dell'alimentazione come la pasta e le verdure, dalla rucola al radicchio fresco fino alla zucca.
 
Si tratta di una risposta alla domanda di trasparenza dei consumatori. Quasi la metà degli italiani (47%) ritiene che un alimento realizzato con prodotti coltivati o allevati interamente in Italia valga almeno il 30% in più perché sicuro, fresco e controllato, con una percentuale bulgara del 97% che chiede che venga sempre indicata l'origine dei prodotti in vendita, secondo l'indagine realizzata da Coldiretti-Swg nell'ottobre 2009.
 
Il progetto è nato dall'unità di ricerca NanoDesign dell'Università Iuav di Venezia che, in collaborazione con Coldiretti, ha realizzato l'AgriPod, un display che attraverso la tecnologia touchscreen permette di visualizzare l'immagine del produttore e tutte le informazioni che lo riguardano, insieme a notizie dettagliate su provenienza, passaggi lavorativi, tempi e distanze percorse.
Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una sorta di carta d'identità dei prodotti alimentari locali accessibile anche nei supermercati per tutti quei consumatori che non possono fare la spesa direttamente in campagna o nei mercati degli agricoltori dove è possibile conoscere personalmente i produttori.
Il sistema si fonda sull'applicazione di un microchip all'imballaggio che avvicinato al display consente di scoprire immediatamente le generalità, il territorio d'origine, il percorso dal campo allo scaffale. Informazioni che i produttori agricoli italiani già oggi registrano e che insieme alla tecnologia Rfid e al progetto sviluppato sono rese accessibili proprio nel momento della spesa. Oltre alle caratteristiche del prodotto, AgriPod consiglia anche ricette e fornisce indicazioni sula possibilità di vacanze "naturali" disponibili nella zona di coltivazione.
 
"L'importanza del rapporto diretto tra produttore e consumatore nel garantire la qualità e la sicurezza degli acquisti è dimostrata dall'esperienza dei mercati degli agricoltori che abbiamo voluto trasferire anche nella grande distribuzione attraverso innovazione tecnologiche che possano aiutare tutti i cittadini a fare la spesa" ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che "la Coldiretti è impegnata nel progetto per una filiera agricola tutta italiana per far arrivare sulle tavole dei consumatori alimenti realizzati al cento per cento con prodotti dell'agricoltura e dell'allevamento italiano, tagliando le intermediazioni e garantendo l'identità e la provenienza dei prodotti in vendita".
 
"Colpisce quando una tecnologia recente e d'avanguardia come quella Rfid dischiude il suo potenziale in pieno proprio quando viene affiancata al contesto produttivo più antico come quello agricolo locale - ha detto Kristian Kloeckl, direttore dell'unità di ricerca Iuav - AgriPod è un primo prototipo di un progetto di ricerca più ampio, che vede l'inedita collaborazione tra la facoltà di design dello Iuav e Coldiretti intorno alla tematica dell'imballaggio per il prodotto agricolo e come attraverso nuove tecnologie come le nanotecnologie e nuovi approcci progettuali possono creare delle opportunità interessanti per la riduzione dell'impatto ambientale, la conservazione del prodotto e la comunicazione delle qualità intrinseche del prodotto"