Cereali: segno più per l'import ma l'export scende
Aumentano gli ingressi di cereali in granella, in particolare grano tenero e mais. Uniche note positive per l'export sono i trend di riso e prodotti già lavorati, come i mangimi
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Nella forte crescita dell'import, a calare fortemente è l'ingresso di grano duro dall'estero
Fonte foto: © lily - Fotolia
Nel settore cereali l'import corre veloce a differenza del segno negativo dell'export in questo inizio di 2018, con il saldo in peggioramento nei primi due mesi dell'anno rispetto a quello dell'anno scorso.
338,8 i milioni di euro di deficit commerciale, rispetto ai 323,7 dello stesso periodo 2017.
Sul fronte dell'import, nel primo bimestre 2018 gli arrivi sono aumentati di 322mila tonnellate rispetto al 2017, con un incremento del 10,4%. Crescono i cereali in granella (+117mila tonnellate, +6%), con l'aumento del grano tenero (+218mila tonnellate), mais (+93mila tonnellate) e orzo (+17mila tonnellate).
Forte riduzione dell'import di grano duro (-210mila tonnellate), soprattutto dai Paesi terzi, mentre il riso scende di circa 15mila tonnellate. Forte aumenti dei semi e frutti oleosi (+100mila tonnellate), così come per le farine proteiche (+57mila tonnellate).
L'export risulta invece in affanno, con un calo di circa 90.500 tonnellate, pari all'11% rispetto al risultato dei primi due mesi 2017. Forte il calo delle vendite all'estero di cereali in granella (-155mila tonnellate), mentre cresce il riso (+19%), oltre a paste alimentari (+11%), farina di grano tenero (+19%), semola di grano duro (+30%) e mangimi a base di cereali (+11%).
338,8 i milioni di euro di deficit commerciale, rispetto ai 323,7 dello stesso periodo 2017.
Sul fronte dell'import, nel primo bimestre 2018 gli arrivi sono aumentati di 322mila tonnellate rispetto al 2017, con un incremento del 10,4%. Crescono i cereali in granella (+117mila tonnellate, +6%), con l'aumento del grano tenero (+218mila tonnellate), mais (+93mila tonnellate) e orzo (+17mila tonnellate).
Forte riduzione dell'import di grano duro (-210mila tonnellate), soprattutto dai Paesi terzi, mentre il riso scende di circa 15mila tonnellate. Forte aumenti dei semi e frutti oleosi (+100mila tonnellate), così come per le farine proteiche (+57mila tonnellate).
L'export risulta invece in affanno, con un calo di circa 90.500 tonnellate, pari all'11% rispetto al risultato dei primi due mesi 2017. Forte il calo delle vendite all'estero di cereali in granella (-155mila tonnellate), mentre cresce il riso (+19%), oltre a paste alimentari (+11%), farina di grano tenero (+19%), semola di grano duro (+30%) e mangimi a base di cereali (+11%).
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
Autore: Lorenzo Pelliconi
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