Dopo la raccolta delle olive si rischia di dimenticare la coltura, presi dal lavoro nei frantoi. Al contrario, la pratica della concimazione autunnale in post raccolta è essenziale per restituire i nutrienti necessari alle piante per sostenere la successiva crescita delle foglie e, in primavera, a esaltare la formazione dei boccioli fiorali.


In autunno, infatti, gli olivi avviano una complessa serie di attività metaboliche necessarie alla coltura per reintegrare le sostanze nutritive impiegate per l'ingrossamento e la successiva maturazione delle olive. Oltre a ciò, le piante devono massimizzare la lignificazione dei tessuti, portando al contempo a termine anche la differenziazione delle gemme


Per tali ragioni questa specifica concimazione autunnale diviene particolarmente utile quando si sia ottenuto un raccolto abbondante, avviso di un possibile scarico l'anno successivo. In tal senso, oltre alle concimazioni si dovrà prestare massima cura anche alla potatura, affinché anche questa risulti equilibrata e mirante a stabilizzare la produzione dell'anno successivo.

 

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Gli elementi più utili in post raccolta dell'olivo 

La concimazione autunnale di post raccolta dell'olivo può essere effettuata utilizzando fertilizzanti multi elemento, oppure miscele di concimi dal contenuto differente al fine di bilanciare l'apporto dei singoli nutrienti. 


Ovviamente, anche nel caso in oggetto prima di scegliere prodotti e dosi è bene quantificare il puntuale grado di fertilità del terreno, al fine di comporre la più opportuna miscela fertilizzante da somministrare poi alla dose che consenta di ripristinare nella pianta ogni singolo elemento oggetto di concimazione. 


Di base, sono necessari i tre macroelementi, ovvero azoto, fosforo e potassio, dei quali esistono molteplici formulazioni tal quali oppure arricchite con altri elementi. Circa i micronutrienti da aggiungere al trattamento si evidenziano ferro, manganese, zinco e boro. Questi ultimi due risultano essenziali nel processo di differenziazione delle gemme. 


Quanto al concime NPK, è bene sceglierlo fra quelli a lenta cessione, mentre per quelli a base di microelementi vanno adottati i prodotti in cui questi siano presenti in forma chelata, oppure solubili in acqua. 


Circa infine le dosi di fertilizzante da somministrare, come pure la frequenza e gli intervalli fra le applicazioni, queste possono variare in base al terreno e alle condizioni locali. Fatto salvo ciò, una o due applicazioni in post raccolta sono spesso sufficienti a raggiungere gli obiettivi prefissati.


Al terreno o per fertirrigazione

Oltre alla somministrazione alla base degli olivi è possibile anche effettuare la concimazione post raccolta tramite gli impianti di irrigazione a goccia o di microirrigazione, quando presenti. In tal modo si ottimizza ulteriormente l'apporto dei nutrienti, poiché questi sono erogati nella rizosfera in aggiunta all'acqua che ne permetterà un più veloce assorbimento da parte delle radici. 


Utili anche i fertilizzanti organici

Sempre tramite fertirrigazione è possibile somministrare anche fertilizzanti in base organica, come quelli contenenti acidi umici e fulvici derivanti da leonardite. Grazie alla loro buona solubilità in acqua, questi prodotti possono essere veicolati efficacemente nella rizosfera, ove potranno sostenere non solo la coltura, bensì concorrere anche alla salute e all'equilibrio complessivo del terreno e del microbiota in esso presente. 

 

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