Prima di fermarci per la pausa estiva, ecco l’ultimo aggiornamento sulle emergenze sancite durante l’ultima riunione del Servizio fitosanitario nazionale.
 

Estensioni di coltura/avversità

Fungicidi
  • Tetraconazolo contro la ruggine del pioppo
  • Bacillus amyloliquefaciens (formalmente subtilis) ceppo QST 713 contro Sclerotinia e Rhizoctonia del ravanello (pieno campo e serra)
Erbicidi
  • Propyzamide contro Lolium nelle leguminose da foraggio secco (favino, cece, lupino, pisello e lenticchia).


Come è andata a finire?

In questa rubrica segnaliamo le emergenze fitosanitarie ufficializzate dal Servizio fitosanitario nazionale in base a segnalazioni ricevute dai portatori di interesse, che possono andare dall’agricoltore singolo alle grandi organizzazioni di settore che rappresentano moltitudini di iscritti. Come ricordato dall’avviso che accompagna sempre questa rubrica, non tutte le segnalazioni di emergenza trovano una soluzione sotto forma di decreto di autorizzazione della durata di 120 giorni: a volte le aziende produttrici non sono interessate, altre volte l’autorizzazione non viene concessa perché considerata troppo rischiosa (si pensi quando si propongono dosaggi molto più alti di quelli normalmente autorizzati, facendo drizzare le antenne all’esperto di materie ambientali) o semplicemente perché cause di vario genere (approfondimenti nella valutazione, ritardi non meglio precisati sia da parte delle aziende che delle autorità) vanificano gli sforzi di tutti non assicurando la disponibilità del prodotto in tempo per la finestra – spesso molto ristretta – di applicazione.

Ma… quante emergenze sono state effettivamente “soddisfatte”? Per fare questa verifica, oltre a visitare i nostri siti, è possibile attingere alle banche dati ufficiali con queste modalità:
  1. Visitando il portale dedicato alle autorizzazioni per emergenza fitosanitaria (linkografia in fondo all’articolo) quando l’emergenza si risolve mediante estensione di impiego di un agrofarmaco già autorizzato
  2. Facendo una ricerca sul portale “Trovanorme” – banca dati di tutti i provvedimenti emessi dal ministero della Salute – quando l’emergenza viene risolta autorizzando ex novo un prodotto fitosanitario per il tempo in cui compare l’avversità da controllare.
Come spesso succede, la tempestività di aggiornamento non è elevata: la sezione “estensioni di impiego” per il 2021 riporta provvedimenti rilasciati sino al 28 maggio in risposta a 62 emergenze fitosanitarie. La banca dati chiamata “Trovanorme”, dove abbiamo cercato i decreti riguardanti nuove autorizzazioni, sembra più tempestiva: sono riportati decreti di registrazione sino al 2 luglio, per un totale di 11 emergenze fitosanitarie fronteggiate. Tra esse spiccano prodotti contenenti sostanze attive non autorizzate o revocate in attesa di riscatto, una per tutte l’1,3 dicloropropene.

Consueto avviso per i lettori: affinché queste soluzioni di emergenza possano essere utilizzate in campo si dovrà aspettare la pubblicazione di un decreto del Ministero della Salute che le autorizza per un periodo di 120 giorni, come previsto dall’articolo 53 del citato regolamento 1107/2009.

Ricordiamo che il confronto delle soluzioni disponibili per la risoluzione delle emergenze fitosanitarie deve in primis tenere conto dell’eventuale disponibilità di prodotti autorizzati e della percorribilità di alternative non chimiche.
Non sempre la segnalazione di un’emergenza porta automaticamente all’autorizzazione: le aziende produttrici devono infatti presentare domanda di autorizzazione, corredata dai dati sperimentali per dimostrare l’efficacia e la sicurezza del prodotto per l’uomo e l’ambiente.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Portale del ministero della Salute sulle autorizzazioni in deroga per emergenza fitosanitaria
  • Portale "Trovanorme"
  • Database Ue delle autorizzazioni di emergenza
  • Regolamento (Ce) N. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE