Gli erogatori per confusione sessuale sono dei contenitori di materiale plastico di forma varia, riempiti della miscela di feromone per il controllo della specie bersaglio.
Quali sono le regole che stanno alla base del loro funzionamento? Come avviene la liberazione del feromone nell'atmosfera?
La capacità di emissione del diffusore dipende da 2 parametri:
- la velocità di permeazione del feromone attraverso la parete del diffusore (VP),
- la velocità di evaporazione del feromone dalla superficie esterna del diffusore direttamente nell'atmosfera (VE).
Velocità di permeazione (VP)
La velocità di permeazione del feromone è regolata dalla variabili unite nella seguente formula:
VP = K* (C1 - C2)/D
K = Coefficiente di permeazione della parete.
Questo parametro è legato alle caratteristiche chimico/fisiche dei polimeri plastici scelti per la costruzione del diffusore.
Per meglio comprendere il funzionamento di un diffusore occorre partire dal suo contenuto, ovvero dal feromone.
Il metodo della confusione è stato messo a punto in termini applicativi per alcune specie di Lepidotteri i cui feromoni sono riuniti in gruppo, definito internazionalmente SCLP (Straight Chain Lepidopteran Pheromones), ovvero Feromoni di Lepidottori a Catena Lineare. Le molecole appartenenti a questo gruppo sono degli Alcoli, Aldeidi o Acetati con catene lineari di atomi di carbonio (fino a 18) e contenenti fino a 3 doppi legami.
Occorre, chiaramente, che il diffusore sia studiato a partire dalle caratteristiche chimiche della molecole in esso contenute, soprattutto per quanto riguarda la scelta dei polimeri plastici con diverso coefficiente di permeazione, che andranno a costituirne la parete.
Questo perché il feromone deve attraversare tutto lo spessore della parete del diffusore per essere liberato nell'atmosfera e, quindi, la prima variabile che entra in gioco è legata appunto alla composizione della parete stessa.
Non esiste, almeno fino ad oggi, un polimero dalle proprietà tali da garantire il medesimo coefficiente di permeazione (K) per tutte le molecole appartenenti al gruppo degli SCLP.
Questo è uno dei motivi che rende molto difficile potere costruire un diffusore multispecie, soprattutto se i feromoni da utilizzare hanno caratteristiche chimiche (gruppi funzionali, pesi molecolari, ecc.) molto diverse fra loro.
C1 - C2 = Differenza fra la concentrazione del feromone sulla parete interna (C1) ed esterna (C2) del diffusore.
Maggiore è questa differenza e maggiore è la capacità di erogazione del diffusore. E' importante che la quantità di p.a. sulla parete esterna non si accumuli in maniera eccessiva perché questo costituirebbe una barriera all'erogazione complessiva nell'atmosfera.
D = Spessore della parete.
Questa variabile, collegata alle caratteristiche chimico/fisiche del polimero (K) che la costituisce, gioca un ruolo fondamentale nel regolare la velocità con cui il p.a. arriva sulla superficie esterna del diffusore.
La possibilità di modificare, anche di pochissimo, questa variabile permette di adattare le caratteristiche di rilascio del diffusore alla diverse molecole utilizzate ed alle diverse condizioni climatiche alle quali ci si trova ad operare.
Il processo di fabbricazione dei diffusori Shin-Etsu, che sono ottenuti per estrusione del polimero plastico, permette di aggiustare in maniera molto precisa gli spessori delle pareti e i polimeri plastici scelti sono diversi in funzione delle caratteristiche del feromone che deve essere contenuto al suo interno.
Velocità di evaporazione (VE)
La velocità di evaporazione del feromone è regolata dalle variabili unite nella seguente formula:
VE = W* C2*T
W = Velocità media dei venti
C2 = Concentrazione del feromone sulla parete esterna del diffusore
T = Temperature medie
Considerazioni
Da queste due formule si può capire come la velocità di permeazione (VP) sia dipendente dalla caratteristiche costitutive del diffusore (tipo di polimeri plastici scelti, spessori delle pareti, ecc.) mentre la velocità di evaporazione (VE) sia influenzata da variabili legate in prevalenza alle caratteristiche climatiche della zona dove ci si trova ad operare (livelli medi di vento e di temperatura).
Un buon diffusore deve sempre adattarsi al mutare delle condizioni climatiche perché queste determinano il livello maggiore o minore di dispersione del feromone dall'atmosfera e, quindi, per garantire il mantenimento della giusta concentrazione di p.a. nel ambiente, l'erogatore deve aumentare o diminuire il suo erogato.
Questo adattamento deve, però, avvenire in maniera graduale, evitando le repentine riduzioni di emissione, soprattutto legate ad abbassamenti bruschi di temperatura, che possono creare carenze di concentrazione di p.a. nell'atmosfera.
Occorre, cioè, che le caratteristiche costitutive del diffusore facciano sì che ci si avvicini il più possibile alla seguente uguaglianza:
VP = VE
Nel caso in cui:
VP > VE
si creerebbe un accumulo di feromone sulla parete esterna del diffusore. Questo andrebbe incontro a rapida polimerizzazione sotto l'azione dei raggi solari con conseguente creazione di una pellicola che ridurrebbe in maniera drastica la possibilità per il p.a. di essere liberato nell'atmosfera.
Nel caso in cui:
VP < VE
si avrebbe uno scarso rilascio di feromone nell'atmosfera con conseguente riduzione della concentrazione di p.a. effettivamente presente nel frutteto.
Da tutto questo si può capire come la messa a punto di un diffusore richiede un notevole lavoro di sviluppo per adattare le sue caratteristiche fisico-chimiche a quelle della molecola che si vuole rilasciare e a quelle dell'insetto che si intende controllare con il metodo della confusione.
Scarica il grafico relativo a Isomate C plus e Isomate OFM rosso:
http://www.imageline.it/materiali/graficoarticolo3.pdf
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Fonte: Agronotizie