Valorizzare gli scarti ottenuti dal taglio delle piante che “abitano” le foreste trentine, per produrre energia attraverso le biomasse forestali. Di questo si parlerà domani, mercoledì 28 novembre, alla Fondazione Edmund Mach di San Michele in occasione del workshop del progetto “Biomasfor”. L’appuntamento è in Aula magna dalle 8.30 alle 16.

 

Il territorio trentino è coperto per circa il 63% da foreste: al convegno si parlerà dell'utilizzo in modo strutturato e organizzato, con modalità e metodologie economicamente ed ecologicamente sostenibili, questi scarti per produrre energia pulita da una fonte rinnovabile. Il workshop, intitolato “Potenzialità, innovazioni tecnologiche ed energetiche per l’uso sostenibile delle biomasse forestali trentine”, si propone di divulgare i risultati raggiunti nei tre anni di svolgimento del progetto “Biomasfor”, cofinanziato dalla Fondazione Caritro. Sono state valutate le potenzialità produttive delle biomasse forestali trentine attraverso un approccio basato sui Gis, Sistemi informatici geografici, che permettono l’acquisizione di dati geografici utili al calcolo delle risorse disponibili e della loro accessibilità. In secondo luogo, è stata sperimentata una nuova cippatrice, sviluppata per foreste del Centro e Nord Europa, per valutare una sua eventuale applicazione in Trentino, dove il territorio non è molto agevole, composto per gran parte da strade forestali strette e in pendenza. Sono stati anche studiati nuovi approcci energetici per favorire l’efficienza energetica delle biomasse, come gassificazione, pirolisi e torrefazione delle biomasse. Infine, saranno presentati i risultati ottenuti dall’analisi della sostenibilità ecologica ed economica delle biomasse.

 

Ad aprire i lavori sarà Nicola La Porta, ricercatore della Fondazione Edmund Mach. Al convegno parteciperanno esperti italiani e internazionali provenienti dall’Università di Trento, dal Consiglio delle ricerche agrarie di Villazzano, dal Cnr di Firenze, dal Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, e dalle Università di Friburgo, Vienna e Seinajoki (Finlandia).


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