Della totalità delle varietà analizzate geneticamente sono stati effettuati i rilievi analitici per oltre 100 varietà di mele, sia vecchie che nuove, per ciò che concerne il diverso contenuto di composti che potrebbero avere una rilevanza salutistica, come polifenoli, zuccheri e acidi naturali, vitamine e minerali; in base a queste conoscenze si può scegliere le più idonee a diverse produzioni di nicchia. Lo studio del Centro di Laimburg è unico nel suo genere. Tutte le varietà studiate chimicamente sono coltivate nello stesso campo sperimentale: la sperimentazione e il confronto inter-varietale risultano essere i più rigorosi possibili. Per quanto riguarda il contenuto di polifenoli, sono emerse chiare differenze: nella buccia (tra i 50-200 mg/100g di frutta) è risultato essere tre volte più alto rispetto a quello nella polpa (tra i 10-80 mg/100g di frutta). Inoltre, nella buccia è presente una classe importante di polifenoli (gli antociani) che non sono invece generalmente presenti nella polpa. Per alcune alcune vecchie varietà (come la 'Tiroler Spitzlederer', ‘Kanada Renette' o ‘Boznerapfel') la concentrazione di polifenoli misurati nella polpa è risultata essere quattro volte più alta rispetto al contenuto polifenolico di altre varietà sia vecchie che nuove. Ciò le rende un'importate risorsa per l'elevato contenuto di molecole bioattive.
Il progetto, che si concluderà il 30 settembre 2013, è finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) con 1 milione di euro e fa parte dei pilastri "Qualità" e "Varietà e agrobiodiversità" del programma di ricerca a lungo termine del Centro. L'obiettivo dei ricercatori è la corretta identificazione varietale per costituire una banca dati con i profili genetici di 500 varietà di mele. Nella banca dati sono già conservati oltre 400 profili genetici verificati, questo significa che l'assegnazione varietale è stata confermata mediante comparazione del profilo genetico della stessa ma con un'origine differente. Attualmente al laboratorio per aromi e metaboliti sono in corso le analisi per determinare il contenuto di vitamine nelle varietà analizzate in modo da ampliare la banca dati di contenuti nutrizionali importanti.
Ma la ricerca non si ferma qui. E' iniziato infatti il nuovo progetto "Pomosano", anch'esso finanziato dal fondo Fesr, che prevede una sperimentazione anche su prodotti trasformati (ad esempio succhi freschi, sidri e prodotti fresh-cut) per valutare come i composti presenti nella mela cambino durante i processi di trasformazione. Saranno inoltre condotti i primi studi in vivo su varietà nuove, anche quelle a polpa rossa, e sul valore salutistico di antiossidanti, fibre e vitamine.
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