Si è concluso a Conversano il 14° Congresso nazionale sull’Uva da tavola,10ma edizione internazionale, presieduta da Mario Colapietra con la partecipazione di oltre 800 invitati, in gran parte produttori di uva da tavola, ricercatori, tecnici, studenti universitari e delle scuole secondarie ad indirizzo agrario.

Ai partecipanti è stata distribuita una cartella realizzata per il congresso, contenente gli atti pubblicati dall’Informatore Agrario e informazioni delle società Syngenta, AlzChem, Eiffel, Vegetable, Farproagro e Berardi, con le ultime proposte di agrofarmaci, fertilizzanti, sistemi e film di plastica per la protezione dei vigneti.

Come ogni anno, il comgresso è stato l'occasione per discutere dei risultati delle ricerche, delle tecniche colturali, dell'andamento della commercializzazione dell'annata precedente e di quanto adottare per quella in corso.

Mario Colapietra ha rilevato che il quantitativo di uva senza semi a maturazione precoce ottenuto con la varietà Sugraone è sufficiente per le esigenze dei mercati nazionali ed esteri durante i mesi di luglio e agosto, non così si può dire per i mesi successivi.
L'obiettivo da raggiungere nei prossimi anni sarà di ridurre i quantitativi di uva delle varietà Italia e Red Globe prodotta nei mesi di settembre e ottobre con le novità varietali apirene Sophia e Autumn King, Crimson. Colapietra ha affermato che vi sono "concrete speranze che ciò possa avverarsi".

Si è parlato anche di fertilizzazione della vite per la produzione di uva da tavola. Il periodo più indicato per la concimazione azotata è quello precedente il germogliamento, alla fase fenologica di 'gemma d’inverno'.
Scarsi risultati produttivi o peggioramenti qualitativi sono emersi con eccessivi apporti di azoto e con interventi in fasi fenologiche avanzate. La somministrazione di 80 kg/ha di azoto e 200 kg/ha di calcio, risultano sufficienti per ottenere un buon equilibrio vegeto-produttivo del vigneto.

L’impiego della calciocianamide, rispetto alla concimazione azotata con urea, ha consentito di ottenere maggiore produzione per la capacità di questo particolare concime di cedere lentamente l’azoto, di evitare il suo dilavamento e di favorire l’assorbimento nei periodi di necessità della vite.
Una proposta innovativa ha riguardato l’uso di emoderivati per la concimazione dell’uva da tavola.

Quest'anno il congresso ha dedicato particolare attenzione alla prevenzione della salute dell'operatore agricolo durante i trattamenti con agrofarmaci, con un intervento del professor Onofrio Resta, direttore dell'Unità operativa Malattie dell'apparato respiratorio dell'Università degli Studi Aldo Moro di Bari.
In mancanza di adeguate protezioni, gli effetti tossici a lungo termine a seguito del contatto cutaneo, inalazione e ingestione, possono interessare gli apparati respiratorio genitourinario, gastroenterico, tegumentario, endocrino e il sistema emolinfopoietico

E' stato presentato un esempio di associazionismo tra i produttori di uva da tavola con certificazione GlobalGAP: la cooperativa Anceo. A questo proposito è intervenuto il presidente, Francesco Alabrese. Nel suo intervento ha rilevato la necessità di aggregarsi per meglio affrontare le problematiche sull’uva da tavola: assistenza tecnica, applicazione di protocolli di certificazioni richieste dalla grande distribuzione italiana ed internazionale, commercializzazione dell’uva.
 

Syngenta ha presentato una novità per la prevenzione e il controllo della peronospora Pergado, l’antiperonosporico antipioggia e Affirm, lo specialista dei lepidotteri.

Onat Akdemir ha svolto la relazione sulla produzione e commercializzazione dell’uva da tavola in Turchia. La produzione di uva da tavola è di 21,5 milioni di quintali, rispetto ai 18 milioni di quintali prodotti dai Paesi dell’ Unione Europea. La superficie totale utilizzata per la viticoltura è di 560.000 ettari di vigneti da cui si ottiene il 30% di uva da tavola per il consumo fresco, il 37% per la produzione di uva secca, il 30% per altre destinazioni e soltanto il 3% per la produzione di vino.
Tra le cultivar prodotte in Turchia vi sono molte coltivate anche in Italia: Sugraone seedless, Victoria, Crimson seedless, Italia, Michele Palieri, Cardinal, Sultanina.