"Le nostre esportazioni in Russia sono in netta ripresaha commentato il presidente di Unacoma, Massimo Goldoni – se pensiamo che nell'intero anno 2009 il valore dell'export italiano in questo Paese, per quanto riguarda le trattrici, era di appena 1,15 milioni di euro, e che nei soli sette mesi (gennaio-luglio) di quest'anno ammonta già a quasi 3 milioni, mentre il valore complessivo dell'export italiano, comprendente anche le altre tipologie di macchine agricole, ammonta ad oltre 75 milioni di euro, con la prospettiva di crescere ancora da qui alla fine di dicembre".

Il mercato delle macchine agricole torna a crescere nella Federazione Russa, uno dei Paesi con il più alto fabbisogno di mezzi meccanici e attrezzature per lavorare la terra. Le vendite di trattrici, che secondo i dati Rosagromash erano nel 2009 pari a circa 15.200 unità, sono salite nel 2010 a 21mila unità complessive, segnando un incremento intorno al 38%; ma soprattutto hanno registrato un boom nei primi sette mesi di quest'anno, nei quali hanno già superato il numero dell'intero anno 2010.

Nel periodo gennaio-luglio 2011, infatti, le vendite nella Federazione Russa hanno raggiunto le 22.900 unità, che rispetto alle 11.200 dello stesso periodo 2010 rappresentano un incremento superiore al 100%. In forte crescita anche le vendite di mietitrebbiatrici, che raggiungono nei sette mesi quota 5.060, con un aumento di quasi il 60% rispetto alle 3.180 dello stesso periodo 2010.

La forte ripresa del mercato russo rappresenta un'opportunità per le industrie italiane, che producono non soltanto trattrici e mietitrebbiatrici, ma attrezzature per la lavorazione del terreno, macchine per i trattamenti, macchine per la raccolta dei prodotti, per la forestazione e per la gestione delle filiere agro-energetiche che rispondono in modo efficace alle esigenze di meccanizzazione tanto delle grandi aziende quanto delle piccole realtà agricole che insieme compongono il tessuto produttivo della Federazione Russa.