"Il provvedimento di sostegno alla meccanizzazione agricola, varato il 19 marzo dal Consiglio dei Ministri, ha il merito di riportare l'attenzione del Paese su un settore rilevante come quello dell'agricoltura, ma ci saremmo francamente aspettati un provvedimento più incisivo".
Positivo solo in parte, dunque, il decreto sviluppo varato dall'Esecutivo, secondo il presidente nazionale di Confai, Leonardo Bolis.
"Restiamo in attesa di conoscere più approfonditamente il sistema di ripartizione dei fondi e i destinatari – prosegue Bolis – ma 20 milioni di euro per l'intero comparto agricolo ci sembrano un palliativo, più che una cura risolutiva".
Il fatto poi che – a quanto pare – gli incentivi siano destinati solo per la sostituzione di trattori e mezzi agricoli con oltre dieci anni, "di fatto taglia fuori le imprese agromeccaniche, che non posseggono macchine così obsolete".
Resta poi irrisolto il nodo delle grandi potenze, trattori ai quali proprio i contoterzisti farebbero ricorso per la loro attività. "Ma con 20 milioni di euro per agricoltori, imprenditori agromeccanici e segmento del movimento terra quali saranno i benefici concreti?", si chiede Bolis.
Delusione, al momento, per la questione dell'accisa sul gasolio. "Per realtà imprenditoriali come le nostre – osserva Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai – non poter contare su agevolazioni sui consumi di carburante è un gravame non indifferente. Confidiamo tuttavia che il problema venga affrontato e risolto quanto prima, dando la priorità al nostro comparto".
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