Come ormai noto, il riscaldamento prodotto dagli scarti del legname costituisce una fonte di energia rinnovabile. Gli alberi sottraggono infatti anidride carbonica dall'atmosfera per alimentare la propria crescita, anidride carbonica la quale, una volta reimmessa nell'ambiente a seguito di combustione, non altera quindi il bilancio complessivo atmosferico. Ciò contribuisce sostanzialmente al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto in materia di emissioni complessive di gas serra. Inoltre, la coltivazione, il raccolto e il trasporto degli alberi sostengono e rinnovano anche l’economia rurale, fornendo agli agricoltori una valida alternativa produttiva. A partire dal prossimo autunno lo stabilimento di quattro ettari di Suolahti sarà riscaldato a legna. La fonte di energia sarà costituita dal legno di scarto prodotto nello stabilimento di compensato di Suolahti. L’attuale sistema di riscaldamento rimarrà come impianto di emergenza. Secondo Pertti Haukkala, Direttore di stabilimento, le priorità di Valtra sono state di ordine economico ed ecologico. Si tratta inoltre di una soluzione eccellente perché i produttori di materia prima sono proprietari di boschi e contoterzisti locali, in altre parole, clienti Valtra. La centrale di riscaldamento sarà la Ääneseudun Energia Oy, mentre la fonte di energia sarà costituita dagli scarti (corteccia, segatura e ritagli) dello stabilimento di compensato Finnforest di Suolahti. La centrale di riscaldamento attualmente produce 30.000 megawatts: quando anche lo stabilimento Valtra sarà collegato alla centrale, serviranno altri 9.000 megawatts. I consumi addizionali consentiranno alla centrale di produrre maggior elettricità ed aumentare così l’efficienza del processo produttivo. Lo stabilimento di compensato utilizza legname prodotto nella Finlandia centrale. Per il riscaldamento annuale della Valtra serviranno circa 4.000 metri cubi di legname.
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