L'estate 2025 volge al termine e anche le operazioni di raccolta si avviano alla conclusione: in campo restano solo mais e riso da raccogliere. Gli agricoltori iniziano a tirare il fiato sia perché ormai hanno portato a casa la maggior parte del raccolto sia perché - con il calo delle temperature - sono meno esposti al rischio di incendi delle macchine agricole.

 

Come ogni anno, la stagione estiva è stata segnata da incendi di mezzi agricoli impegnati nella raccolta o fermi nelle rimesse. Solo tra giugno e luglio 2025 due mietitrebbie si sono incendiate a Montecilfone (Cb) e altre due a Pozzolo Formigaro (Al), mentre una ha preso fuoco ad Andretta (Av) bruciando anche tre ettari di terreno. 

 

Nello stesso periodo, sono rimaste coinvolte in incendi anche alcune rotopresse al lavoro a Sergnano (Cr), Ailano (Ce) e Fabriano (An), in questo caso, gli agricoltori sono riusciti a staccare le trattrici prima che fosse troppo tardi. Al contrario, vari trattori sono andati a fuoco in diverse parti d'Italia - da Rossano Veneto (Vi) a Dozza (Bo) passando per Vigevano (Pv) - causando, in certi casi, anche danni ingenti a campi o edifici.

 

Le macchine e i componenti più a rischio

Dalle ultime notizie emerge chiaramente come l'incendio di mezzi agricoli sia un fenomeno frequente in estate e diffuso in tutta Italia, senza distinzioni tra nord e sud. Il fuoco divampa tanto sulle macchine impiegate per la raccolta della granella e della paglia quanto sulle trattrici, collegate alle presse e usate per molte ore durante la stagione estiva.

 

Tutte le tipologie di mietitrebbie (a scuotipaglia o assiali) e di presse (per balle tonde o quadre) sono ugualmente esposte al rischio di incendio.

"Le mietitrebbiatrici autolivellanti possono presentare più punti di accumulo di materiale infiammabile, come polvere e paglia, a causa di una maggiore complessità del sistema di trazione, ma non ci sono dati che testimoniano una maggiore incidenza degli incendi su tali macchine" spiega Claudio Bogoni, Product specialist di Massey Ferguson.

 

Una delle due mietitrebbie bruciate a Montecilfone, in provincia di Campobasso

Una delle due mietitrebbie bruciate a Montecilfone, in provincia di Campobasso

(Fonte foto: Termolionline)

 

All'interno delle macchine il fuoco può partire dove il movimento degli organi meccanici genera temperature elevate, dove lo sfregamento tra superfici - magari poco lubrificate o compromesse - provoca un attrito o dove l'ingresso di un sassolino produce una scintilla.

"Sulle mietitrebbie, le componenti più 'critiche' sono il propulsore, il tubo di scarico, i supporti e i cuscinetti delle pulegge, i tenditori delle cinghie delle trasmissioni meccaniche o i componenti idraulici delle trasmissioni idrostatiche" specifica Bogoni.

 

"Su rotopresse e presse quadre, prendono fuoco soprattutto i cuscinetti, posizionati in diversi punti, e la frizione - sottolinea Giacomo Gallotta, responsabile tecnico di KUHN Italia. Per ridurre il rischio di incendi, i costruttori prestano particolare attenzione alla qualità dei materiali dei cuscinetti e montano i cuscinetti in modo da indirizzare il calore in una precisa direzione e disperderlo".

 

Per quanto riguarda le trattrici, le componenti maggiormente infiammabili sono il motore e il sistema elettrico, sempre più complesso.

 

Fuoco e fiamme, l'innesco dipende da un mix di fattori

Se durante tutto l'anno le macchine agricole lavorano in ambienti sfidanti, in estate si trovano a fronteggiare condizioni operative particolarmente estreme. Da giugno a settembre la combinazione delle alte temperature degli organi che tendono a riscaldarsi durante il funzionamento con il caldo estivo e con la presenza di materiali secchi e polverosi, può facilmente innescare incendi.

 

"In genere le mietitrebbie bruciano per via di accumuli di polvere, paglia, pula e fogliame di mais che, in presenza delle alte temperature delle componenti interne e dell'ambiente circostante, risultano substrati perfetti per una combustione - spiega Bogoni. Normalmente, in assenza di materiali infiammabili, eventuali surriscaldamenti o problemi tecnici degli organi, non portano a incendi ma solo a malfunzionamenti".

 

"D'estate gli agricoltori raccolgono paglie a 45 gradi o comunque materiali polverosi che possono divenire esplosivi sulle macchine - afferma Gallotta. Durante la raccolta del fieno in primavera, gli incendi delle presse sono meno frequenti e il fuoco si sviluppa perlopiù in post raccolta, quando i prodotti eccessivamente pressati vanno incontro a una lenta autocombustione, incendiandosi in fienile".

Anche l'ultimo report "Andamento degli infortuni sul lavoro in agricoltura" di Inail, analizzato in quest'articolo, considera la paglia e il fieno - stoccati in azienda in condizioni di scarsa ventilazione - suscettibili di fenomeni di autocombustione. Il pericolo aumenta se nello stesso capannone ci sono anche macchine agricole e taniche di carburanti o fitofarmaci.

 

Trattore in fiamme in un campo nei pressi di Dozza, in provincia di Bologna

Trattore in fiamme in un campo nei pressi di Dozza, in provincia di Bologna

(Fonte foto: BolognaToday)

 

Le trattrici possono essere coinvolte in incendi partiti dalle presse oppure nati sotto il cofano per via di motori surriscaldati, perdite di carburante o olio e scintille dei sistemi elettrici. Il funzionamento prolungato dei propulsori in ambienti caldi e caratterizzati dall'accumulo di residui colturali e polvere, aumenta le probabilità di surriscaldamento e quindi il rischio di incendio.

 

Orario di lavoro, pulizia e manutenzione: come prevenire gli incendi

Gli operatori non possono evitare l'aumento delle temperature all'interno delle macchine ma possono, almeno in alcuni casi, raccogliere quando fa più fresco per ridurre il rischio di potenziali incendi.

Sebbene un agricoltore decida il momento d'intervento principalmente in base alle condizioni del raccolto, può scegliere di entrare in campo di mattina, di sera o di notte quando le temperature si abbassano.

"Di recente, le autorità di alcuni paesi hanno vietato il lavoro nelle fasce orarie più calde. In Francia, nel 2023, non si poteva lavorare dalle 14 alle 20 e anche in Australia, di recente sono state imposte restrizioni per la raccolta a determinate temperature" fa sapere Bogoni.

 

Altre azioni che aiutano a evitare lo sviluppo del fuoco a bordo sono il controllo periodico dei mezzi e le operazioni di pulizia e manutenzione.

"La pulizia del vano motore delle trattrici e delle parti interne delle mietitrebbie tramite soffiaggio con aria compressa, permette di rimuovere i materiali accumulati che potrebbero prendere fuoco con le alte temperature di funzionamento - spiega Bogoni. Fungono da deterrenti agli incendi sulle trebbie anche l'ingrassaggio regolare, il tensionamento corretto delle cinghie, la pulizia dei filtri aria e la verifica del livello dei fluidi per rilevare eventuali perdite. Senza un adeguato ingrassaggio, gli organi meccanici possono raggiungere temperature di lavoro molto alte e pericolose in presenza di residui colturali".

 

Compressore dell'aria per la pulizia della macchina e tubazione di un kit antincendio sotto il cofano di una mietitrebbia Massey Ferguson

Compressore dell'aria per la pulizia della macchina e tubazione di un kit antincendio sotto il cofano di una mietitrebbia Massey Ferguson

(Fonte foto: Massey Ferguson)

 

La pulizia, la lubrificazione e la verifica delle componenti sono cruciali pure su rotopresse e presse quadre.

"Le presse hanno sistemi di ingrassaggio automatici e dispositivi di pulizia nei punti più sensibili che rimuovono i materiali dove questi compromettono il funzionamento - sottolinea Gallotta.

Tuttavia, il mantenimento di una macchina in buono stato, dipende in primis dalla sensibilità dell'utente che dev'essere disposto a investire del tempo nella pulizia e nella manutenzione. In generale, servirebbe un cambio di approccio da parte degli operatori, troppo spesso condizionati dalla fretta di andare in campo a raccogliere il prodotto".

 

Anche gli utenti meno esperti possono capire come ridurre il rischio incendio sulle macchine attraverso i manuali d'uso e manutenzione. Questi riportano diverse raccomandazioni utili, tra cui:

  • il mantenimento dei cablaggi in buone condizioni;
  • l'applicazione di un carico adeguato sui cavi perché un carico eccessivo può generare calore;
  • la verifica del funzionamento dell'impianto frenante prima del primo impiego e prima di usare la macchina dopo oltre una settimana di fermo. I freni, se inceppati, possono causare incendi sulle presse.

Sistemi antincendio più veloci dei pompieri

Oltre a eseguire con cura la manutenzione, gli agricoltori possono montare sistemi di soppressione automatica del fuoco che garantiscono una protezione efficace dei mezzi. Questi sistemi, forniti da aziende specializzate, permettono il rilevamento precoce dell'incendio a bordo e il controllo tempestivo e mirato delle fiamme.

 

Le mietitrebbie non hanno sensori particolari o rilevatori di fumo che avvertano dell'innesco di un incendio, ma alcune possiedono i sistemi sopra citati.

Ad esempio, le mietitrebbiatrici di Massey Ferguson e Fendt possono montare kit per la soffiatura, ordinabili a listino e montati di fabbrica, oppure sistemi per l'estinzione automatica dell'incendio forniti da terzi e installati dai dealer. I kit per la soffiatura sono composti da tubi con ugelli che soffiano aria a intervalli regolari pulendo i punti critici delle mietitrebbie, mentre i sistemi antincendio sono costituiti da diverse parti e controllati da una centralina in cabina.

 

Da sinistra, serbatoi della polvere estinguente e sistema per la distribuzione della polvere estinguente sul cofano motore di una mietitrebbia Massey Ferguson

Da sinistra, serbatoi della polvere estinguente e sistema per la distribuzione della polvere estinguente sul cofano motore di una mietitrebbia Massey Ferguson

(Fonte foto: Massey Ferguson)

 

"L'anno scorso AGCO Parts ha stipulato un accordo con Fogmaker che fornisce un sistema after-market applicabile a tutte le mietitrebbie MF e capace di controllare simultaneamente i tre fattori che innescano il fuoco: carburante, calore e ossigeno" precisa Bogoni.

Popolare nei paesi scandinavi dove è obbligatorio installare kit antincendio per ottenere la copertura assicurativa, il sistema presenta un dispositivo di rilevamento del fuoco, uno di soppressione e uno di controllo, gestibile da display.

Il sistema di rilevamento prevede un tubo pneumatico che quando viene consumato dalle fiamme, segnala la perdita di pressione a un manometro. Questo, apre l'estintore collegato alla tubazione che distribuisce una nebbia d'acqua o di polvere estinguente sul componente incendiato, evitandone la riaccensione.

 

Sistemi dal funzionamento simile sono presenti anche su alcune trattrici. "Valtra offre il sistema antincendio di Dafo, installabile dallo Studio Unlimited sui trattori delle Serie N, T e Q. Per ora, in Italia, nessuno ha ancora richiesto il sistema" fa sapere Luca Zanetti, Product specialist di Valtra

Il sistema di Dafo prevede un cavo lineare fisso che rileva il calore eccessivo dovuto alle fiamme e si attiva quando raggiunge la temperatura di 180 gradi. Un allarme istantaneo viene inviato al conducente e viene azionato un dispositivo di rilascio dell'agente liquido Forrex EVO che sostituisce l'ossigeno e raffredda i componenti caldi del motore in pochi secondi. In questo modo si previene la riaccensione del fuoco e si evitano gravi danni al mezzo. Inoltre, i trattori di Valtra e Massey Ferguson possono essere ordinati con l'estintore in cabina come accessorio montato di fabbrica.

 

Funzionamento del sistema antincendio automatico offerto da Valtra Unlimited

 

Le presse sono prive di sistemi per il rilevamento precoce e per lo spegnimento automatico delle fiamme: gli unici dispositivi antincendio presenti sono gli estintori ad azionamento manuale.

"Le presse KUHN hanno gli alloggiamenti per gli estintori che, a seconda del modello, sono situati nella parte anteriore o posteriore - puntualizza Gallotta. I clienti più attenti alla questione, acquistano gli estintori da produttori specializzati e ne posizionano più di uno intorno all'attrezzatura in modo da essere ben attrezzati per ogni evenienza".

 

Il fuoco divampa? Niente panico

Nonostante le precauzioni e i sistemi antincendio, le fiamme possono comunque svilupparsi sulle macchine. Per questo, è importante prestare attenzione a segnali visivi, rumori o odori anomali ed essere pronti a limitare i danni in attesa dell'arrivo dei pompieri.

Un intervento tempestivo che sia privo di rischi per la sicurezza, aiuta a evitare la perdita dei mezzi dalla quale deriva non solo un grosso danno economico, ma anche l'interruzione delle operazioni nei campi e l'aumento dei costi assicurativi.

 

In caso di incendio, è importante seguire la procedura indicata nei manuali d'uso e manutenzione che consiglia di:

  • arrestare immediatamente il macchinario o il cantiere al primo segnale di incendio;
  • uscire e allontanarsi dal mezzo per mettersi in sicurezza e valutare la situazione;
  • chiamare il numero di emergenza 115 per avvertire i vigili del fuoco;
  • se si tratta di un incendio di piccole dimensioni, usare gli estintori per contenere o spegnere le fiamme, senza compromettere la propria sicurezza;
  • mantenere sempre una via di fuga aperta in modo da potersi allontanare velocemente, se necessario.

Per contenere in modo efficace un incendio prima dell'arrivo dei pompieri, è necessario disporre di estintori specifici per l'uso in ambito agricolo che siano sottoposti a controlli periodici. "A chi guida le mietitrebbie, consigliamo di portare sempre almeno due estintori in più rispetto a quelli normalmente in dotazione, in modo da avere un maggior numero di strumenti per intervenire" commenta Bogoni.

 

"Per quanto riguarda i cantieri di pressatura, è importante collegare trattrice e pressa con dispositivi compatibili e in buono stato per poter poi, in caso di incendio dell'attrezzo, staccare in modo veloce e sicuro il trattore - chiarisce Gallotta.

Talvolta, gli agricoltori rimandano lo sgancio della pressa e percorrono tratti di strada con l'attrezzatura già incendiata per raggiungere il posto giusto per staccarla. Nonostante il vento limiti la propagazione del fuoco nella direzione del trattore, questa scelta comporta notevoli rischi sia per il conducente sia per chi circola su strada".

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