Nell'ambito del progetto Smart Future Organic Farm, metodo innovativo di produzione bio verso un'agricoltura a zero emissioni di CO2, finanziato dal Psr pugliese 2014-2022, è stato presentato l'applicativo Carbon and Water Footprint, finalizzato al calcolo dell'impronta idrica e di carbonio della granella di frumento duro al fine di valutarne i benefici ambientali.

 

La presentazione è avvenuta all'interno di un webinar, facente parte del ciclo di incontri "Come e quando innovare: strumenti a supporto delle scelte" dal titolo "Carbon and Water Footprint: strumento di calcolo dell'impronta idrica e di carbonio nel biologico". Con questa applicazione sarà infatti possibile stimare il consumo, diretto e indiretto di CO2 e acqua, dando una maggiore spinta alla qualificazione dal punto di vista commerciale per le aziende biologiche.

 

Per sviluppare l'applicativo è stata fatta una valutazione dell'impatto ambientale nell'agricoltura del grano bio, utilizzando l'Analisi del Ciclo di Vita (Lca), seguendo la normativa UNI EN ISO 14040 e le successive regolamentazioni. In seguito sono stati definiti i confini di sistema, i flussi di materiali di input, l'allocazione degli impatti, le unità funzionali e le impronte ambientali.

 

Lo sviluppo del software Cwfp ha avuto come primario obiettivo la creazione di uno strumento intuitivo, facile da utilizzare, con confini di sistema definiti da flussi di materiali ed energia, riconducibili alle macchine, alle attrezzature, ai fertilizzanti e agli agrofarmaci ammessi in agricoltura biologica. In seguito sono stati inseriti una serie di algoritmi per stimare il consumo di carburante in base alla velocità e alla forza di carico del trattore, mentre per unità funzionale è stato messo l'ettaro di suolo coltivato.

 

All'interno dell'applicativo tutte le operazioni culturali, compreso l'utilizzo di fertilizzanti e agrofarmaci, creano impatti ambientali, mentre i residui delle coltura rappresentano una riserva di carbonio e rilasciano protossido d'azoto. I parametri dell'algoritmo sono stati messi a punto su prove sperimentali di grano duro nell'areale di Foggia. Il Cwfp calcola gli impatti ambientali legati alle emissioni relativi a operazioni colturali e input agrotecnici. Il suo valore aggiunto sta nel bilancio degli impatti e benefici conseguenti alle decisioni dell'agricoltore.