A meno di un mese dall'inizio dell'estate la siccità stringe in una morsa il Mezzogiorno d'Italia e si accanisce su Sicilia e Puglia. Il Governo, dopo aver deliberato lo stato di emergenza nazionale per il territorio amministrativo della Regione Siciliana, ha anche rafforzato i poteri del commissario alla Siccità e stanziato nuovi fondi per gli agricoltori siciliani.

 

Ma la drammaticità della situazione della Sicilia, che affronta la peggiore mancanza di piogge degli ultimi cinquant'anni, suscita un forte attacco di Coldiretti Sicilia. L'organizzazione agricola ha indetto per domani, 28 maggio 2024, una manifestazione a Palermo contro la Giunta regionale dell'isola che, secondo il presidente della Coldiretti regionale Francesco Ferreri, non avrebbe fatto abbastanza fino ad ora per affrontare l'emergenza. Un colpo al quale reagisce con veemenza il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

 

Intanto si aggrava anche la situazione in Puglia, dove l'acqua non fa che diminuire negli invasi, e si registrano arrivi a singhiozzo dagli invasi della Basilicata.

 

Lollobrigida alla Camera: "Ecco le nuove misure"

Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida intanto, mercoledì 22 maggio 2024, rispondendo ad un'interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati, affronta il tema esponendo quanto fatto fino ad ora dal Governo sul tema della siccità. Ricorda che sin dallo scorso anno ha nominato un commissario straordinario nazionale per la crisi idrica, Nicola Dell'Acqua, mentre presso il Ministero delle Infrastrutture c'è una Cabina di Regia per coordinare gli interventi.

 

Poi il ministro Lollobrigida entra nel merito del Decreto Agricoltura, approvato il 6 maggio scorso in Consiglio dei Ministri e ora all'esame del Senato della Repubblica: "Con l'articolo 11 del Decreto Agricoltura il Governo è nuovamente intervenuto per rafforzare i poteri del commissario al fine di dare attuazione alle misure più urgenti, strutturali e gestionali, per il contrasto della scarsità idrica. È previsto, inoltre, che, per l'attuazione del programma degli interventi individuati dalla Cabina di Regia, siano assegnate le risorse, complessivamente pari a 102 milioni di euro, derivanti dalla rimodulazione del Piano straordinario per la realizzazione degli invasi e per il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili e del Piano nazionale di interventi nel settore idrico".

 

Lollobrigida, ricordando che dall'analisi del commissario la Sicilia è la regione che quest'anno maggiormente patisce il fenomeno della siccità, annuncia: "Darò parere favorevole ad un importante emendamento presentato al Decreto Agricoltura al Senato dal gruppo di Fratelli d'Italia in favore delle imprese agricole e degli allevatori siciliani. Si prevede di destinare 15 milioni del Fondo di Solidarietà Nazionale per l'anno 2024 per indennizzare le imprese in conseguenza dei danni subiti a causa di fenomeni siccitosi, verificatisi dal mese di luglio 2023 e fino al mese di maggio del 2024".

 

Il ministro chiarisce anche il rapporto con l'amministrazione di Palermo: "In parallelo abbiamo approntato, con il Governo della Regione Siciliana, un sistema di raccordo costante, affinché dette risorse possano giungere agli imprenditori agricoli nel più breve tempo possibile, subito dopo la conversione del Decreto Legge. Ricordo inoltre che, nel Consiglio dei Ministri del 6 maggio scorso, che ha visto l'approvazione del Decreto Agricoltura, il Governo Meloni ha deliberato lo stato di emergenza, per 12 mesi, in relazione al deficit idrico della Regione Siciliana, mettendo a disposizione 20 milioni di euro per sostenere i primi interventi sul territorio".

 

Insomma i soldi ci sono e il ministro dà luce verde anche alla sospensione di alcuni termini tributari e contributivi nelle aree colpite: "Stiamo attendendo che le regioni interessate presentino la declaratoria di eccezionalità degli eventi calamitosi di cui al Decreto Legislativo n. 102 del 2004, che disciplina il Fondo di Solidarietà Nazionale" sottolinea.

 

E sul tentativo dell'interrogazione parlamentare del deputato siciliano di Forza Italia Giuseppe Castiglione di accendere una luce "sugli impianti idrici lasciati in stato di abbandono", il ministro Lollobrigida taglia corto e vola alto: "Non voglio entrare in polemica con quanto accaduto in passato, ma voglio solo dire che le decisioni che ho menzionato sono la testimonianza di come per noi il Sud sia la terra dove da millenni mare, agricoltura, storia, tradizione e qualità si incontrano, dando vita a prodotti di qualità straordinaria, fregio per la nostra nazione, ed è per questo che non possiamo che continuare a lavorare perché il settore primario resti un traino per questi territori".

 

Coldiretti si solleva contro la Giunta Schifani

Passano le ore e la situazione in Sicilia si fa sempre più grave e una nota di Coldiretti, diramata il 24 maggio scorso, annuncia: "Martedì 28 maggio migliaia di agricoltori da tutta la Sicilia si mobiliteranno per una manifestazione organizzata da Coldiretti che si concluderà con un presidio permanente davanti a Palazzo D'Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana. Parte così l'ennesimo grido d'aiuto dell'agricoltura dell'isola che combatte da settimane con animali che muoiono di fame e di sete, campi bruciati dalla siccità, con oltre il 70% di grano e fieno andato perso, e con ortaggi e frutta secchi".

 

"La situazione ad oggi in Sicilia è tragica. In sei mesi - sottolinea Francesco Ferreri, presidente di Coldiretti Sicilia - sono stati costituiti tavoli permanenti, commissioni e sono stati stanziati aiuti, con il risultato che nessuno ha ancora avuto nulla. L'unica azione di supporto concreta - prosegue Ferreri - l'abbiamo fatta noi portando alle aziende un milione e mezzo di chili di fieno per sfamare gli animali. Stiamo correndo il serio rischio di perdere un patrimonio agricolo italiano unico che è anche la sola forma di reddito nella maggior parte della Sicilia".

 

Secondo l'organizzazione agricola isolana, domani da tutta la Sicilia i pullman arriveranno alle 7.30 in Piazza Marina a Palermo. Da lì partirà il corteo fino alla sede della Presidenza del Governo a Piazza Indipendenza, dove inizierà un presidio fisso "che si concluderà solo quando l'esecutivo darà risposte immediate e certe" è scritto nella nota di Coldiretti Sicilia.

 

Ma l'attacco di Coldiretti alla Giunta Schifani è al calor bianco: "Tra pannelli solari installati senza alcuna strategia e la mancanza di pioggia, la Sicilia sta diventando una sconfinata landa desolata. Decenni di indifferenza verso le esigenze reali del settore stanno portando a speculazioni su speculazioni".

 

"In questi giorni - aggiunge Ferreri - arrivano bollette a quattro zeri per il pagamento dell'acqua non fornita che hanno dell'inverosimile. Cifre astronomiche per mantenere delle strutture commissariate da oltre trent'anni. Quando piove l'acqua delle dighe non collaudate viene buttata in mare con uno spreco incredibile perché non si vogliono trovare soluzioni tecniche adeguate. E mentre il Governo nazionale ha stanziato 15 milioni a sostegno del settore - sottolinea - quello regionale è addirittura assente quando nell'Assemblea si discutono le azioni per i vari comparti".

 

"Di fronte a tutto questo - conclude Ferreri - si chiede una svolta definitiva della politica regionale, l'agricoltura deve essere centrale delle scelte economiche e strategiche".

 

Schifani scrive a Coldiretti e al Governo: "Stiamo lavorando"

"Il Governo della Regione Siciliana, di concerto con il Governo nazionale e la Commissione Europea, sta affrontando con tutti gli strumenti previsti dalla legislazione vigente una crisi idrica senza precedenti e nessun appello è stato ignorato a difesa di un settore economico di fondamentale importanza per l'economia della Sicilia". Lo scrive il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in una nota inviata alla Coldiretti il 24 maggio in vista della manifestazione organizzata a Palermo per domani.

 

Nella lettera - diretta anche alla presidente del Consiglio, ai ministri dell'Interno, degli Affari Esteri e dell'Agricoltura e ai prefetti della Sicilia - il governatore assicura "fuori da ogni sterile polemica, la piena disponibilità all'ascolto di ogni concreta ipotesi progettuale finalizzata al superamento ovvero alla mitigazione degli effetti della crisi".

 

Schifani, tuttavia, nella considerazione che una crisi di tale dimensione non ha precedenti, esprime "profondo rammarico per le valutazioni espresse dalla Coldiretti nei confronti del Governo regionale".

 

Nella lettera il presidente Schifani, ribadendo che la Sicilia sta soffrendo a causa della più grave siccità degli ultimi cinquant'anni, ricorda tutte le iniziative messe in campo dal Governo regionale già a partire dallo scorso mese di febbraio: dalla dichiarazione di emergenza regionale a cui è seguita la richiesta dello stato di emergenza nazionale già accolta dal Consiglio dei Ministri, con la conseguente ordinanza del Dipartimento della Protezione Civile e l'assegnazione di venti milioni di euro per i primi e più urgenti interventi. Oltre allo stanziamento di 10 milioni di euro destinato all'acquisto di foraggi e al trasporto di acqua per le aziende zootecniche approvato dall'Ars, con il voto unanime di maggioranza e opposizione, su proposta del Governo regionale.

 

"Nel contempo è in corso una serrata interlocuzione con il ministro dell'Agricoltura per il riconoscimento all'isola dei benefici del Fondo di Solidarietà Nazionale in deroga e nel corso del prossimo Comitato di Sorveglianza del Psr, in programma a Taormina tra oggi e domani, sarà formalmente avanzata alla Commissione Europea il riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali" è scritto nella nota di Palazzo d'Orleans.

 

Puglia, invasi con poca acqua

Invasi a secco in Puglia dove mancano 139 milioni di metri cubi d'acqua, mentre è a singhiozzo l'erogazione dell'acqua in provincia di Taranto con i campi a secco e le colture a rischio dalla frutta agli ortaggi fino ai seminativi. È quanto denuncia Coldiretti Puglia che segnala gli effetti della mancanza di acqua sulle produzioni agricole, ma anche sugli allevamenti con gravi disservizi a cui gli allevatori fanno fronte attraverso il ricorso alle autobotti con un notevole aggravio di costi.

 

"Non si contano più le segnalazioni che stiamo facendo quotidianamente perché arrivi l'acqua e nei tempi giusti. Dall'invaso di San Giuliano in Basilicata dovrebbero essere erogati ogni giorno 1.000 litri di acqua che spesso non arrivano proprio e l'erogazione o risulta a singhiozzo o non viene attivata proprio", denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, nel sottolineare che "nei campi si registra una siccità prolungata che si è manifestata già dall'inverno scorso ed è mancata una programmazione da parte del Consorzio di Bonifica. Così i campi seccano e le colture muoiono, deve essere rivista necessariamente dal Consorzio la pianificazione della erogazione dell'acqua", aggiunge il presidente Cavallo.

 

Ma torna a denunciare lo scenario di crisi idrica causato dalla siccità la Coldiretti Puglia, anche per la condizione dei pozzi che funzionano male e guasti o a mezzo servizio per la mancanza di personale, per cui sollecita Arif all'immediato ripristino del funzionamento dei pozzi artesiani in agro di Noci, a Toritto e Palo del Colle.

 

"Serve una pianificazione diversa del 'bene acqua' perché la gestione irrigua, specialmente in questo periodo in cui le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere, è un fattore fondamentale per l'agricoltura e la zootecnia, per la salvaguardia delle produzioni e dei redditi e va affrontato con la massima attenzione e efficienza", dichiara il direttore regionale Pietro Piccioni sottolineando che "è necessario un piano infrastrutturale per la creazione di piccoli invasi che raccolgano tutta l'acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n'è sia poca ai fini di regimazione delle acque, irrigui, ambientali".