Il Testo Unico sulla Qualità degli Alimenti arriverà entro il 2023. Lo annuncia Paolo De Castro, eurodeputato S&D e relatore del Regolamento sulle Ig, nel corso della XII edizione dell'annuale Comagri Report alla presenza del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, a Roma nella sede del Parlamento Ue.

 

"Il Regolamento di riforma degli alimenti a Indicazione Geografica è a buon punto - spiega De Castro - entro marzo-aprile contiamo di incassare la posizione del Consiglio Ue, per avviare i triloghi con la Commissione Ue entro l'estate e arrivare all'approvazione definitiva entro il 2023 sotto la presidenza di turno spagnola. Il Testo Unico, molto atteso dagli operatori e nell'interesse dei consumatori, va ad aggiornare un sistema che in Italia vale circa 20 miliardi di euro".

 

Secondo il ministro Lollobrigida l'obiettivo della qualità deve diventare una strategia. "La consapevolezza dei limiti in Europa su questo settore dopo l'aggressione della Russia all'Ucraina ci inducono a fare strategia nell'Unione Europea tenendo conto delle novità. Bisogna puntare sulle filiere corte, sulla possibilità di valorizzare i prodotti di qualità, difenderli dalle aggressioni di sistemi che non formano niente e condizionano molto, come il 'Nutriscore'. Bisogna difendere le produzioni tipiche, difendere il vino, la possibilità di promuovere quegli elementi che hanno contraddistinto la storia e la buona alimentazione - continua Lollobrigida - per l'Italia è fondamentale scegliere di contare in Europa per rendere l'Europa più forte perché è consapevole dei propri valori".

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Valorizzare il nostro Paese quindi è per Lollobrigida "un'esigenza: partire dalla centralità dell'interesse dell'Italia all'interno dell'Unione Europea; su quello bisogna costruire alleanze bilaterali o multilaterali. È evidente che con i Paesi dell'area del Mediterraneo abbiamo alcune produzioni comuni che vanno tutelate nel loro elemento più importante, l'elemento della qualità, sul quale l'Italia è più che competitiva. Non siamo una Nazione che concorre sulle quantità ma siamo una superpotenza della qualità che deve essere consapevole di questo valore aggiunto e difenderlo".

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L'ex ministro De Castro torna poi sul Testo Unico: "Questo nuovo impianto normativo metterà ordine a un settore che a partire dagli anni Novanta ha visto aumentare notevolmente il numero dei prodotti con riconoscimento Dop, Igp e Stg, rendendo necessario un aggiornamento e una semplificazione delle procedure, mettendo i consorzi di tutela nelle migliori condizioni per difendere le nostre eccellenze da evocazioni e tentativi di imitazione, purtroppo sempre più diffusi, come negli ultimi anni insegnano i casi Prošek e Aceto Balsamico".

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Tanti sono poi gli altri temi sul tavolo del confronto europeo, dai fitofarmaci alla promozione, dal packaging alle etichette nutrizionali, alle emissioni industriali. Sui fitofarmaci di sintesi chimica, che entro il 2030 dovranno essere ridotti in media del 50% (del 62% in Italia), la Commissione Ue ha accolto la richiesta del Parlamento di sottoporre la questione a una seconda valutazione d'impatto. Il che è probabile farà slittare il Regolamento di riforma alla prossima legislatura, a partire dal 2024. Stessa cosa vale per l'armonizzazione delle etichette nutrizionali e della battaglia portata avanti dall'Italia contro il sistema a semaforo Nutriscore. Sul packaging si parla di spostare la destinazione dal riciclo al riuso delle confezioni: il problema sarà comunque continuare a garantire la sicurezza alimentare. Sulla proposta di abbattimento delle emissioni, De Castro per esempio fa presente che quelle degli allevamenti zootecnici non possono essere equiparate a quelle industriali e vanno regolamentate in modo diverso, perché le prime si disperdono nell'aria nel giro di nove anni, le altre necessitano di un migliaio di anni.

 

Altro elemento in evidenza è lo stato di applicazione della Direttiva 633/2019 contro le pratiche commerciali sleali, e il Piano Strategico della Pac, la nuova Politica Agricola Comune che entrerà in vigore nel 2023 e che secondo Angelo Frascarelli, presidente di Ismea, è "multi obiettivo con una disponibilità finanziaria per l'Italia di circa 7,3 miliardi l'anno" fino al 2027; "una Pac più selettiva che premia la produttività e la qualità con una invarianza di fondi a prezzi correnti rispetto alla precedente programmazione".

 

Infine, Francesco Lollobrigida ricorda come il Ministero sarà rafforzato in termini di personale: "L'agricoltura ha avuto un ruolo importante nella Legge di Bilancio che non aveva grandi risorse. Contrasteremo l'italian sounding e le sofisticazioni dotando il Ministero di personale sia per quanto riguarda l'Arma dei Carabinieri a tutela dell'agroalimentare sia per l'Ispettorato Icqrf. Lavoreremo per le filiere più deboli e ovviamente nell'ambito del Pnrr cercheremo di valorizzare quelle misure che hanno avuto grande domanda e di modificare quelle che sono irrealizzabili, come quella delle macchine agricole che imponeva l'acquisto di trattori elettrici o a biometano che, essendo in produzione limitatissima, rendono la misura inefficace".