Se l’ape muore

In vista del 20 maggio, giornata mondiale delle api, il “Corriere della Sera” del 17 maggio ha affidato a Chiara Sandrucci il compito di intervistare Paola Mogliotti, dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte, alla guida del centro apistico piemontese.
In questa regione, ricorda l’articolo, si produce quasi un terzo di tutto il miele italiano e ancora non si è spenta l’eco della grande moria di api che si è verificata nel 2008.
La causa di questi eventi, come evidenziato dallo stesso centro apistico, fu individuata nell'uso dei neonicotinoidi, insetticidi letali per le api.
Le api, fa notare Mogliotti, sono gli unici animali che dipendono da tre ministeri, quello della Salute, dell'Agricoltura e dell'Ambiente, quasi a sottolinearne l'importanza.

Dopo le morie degli scorsi anni, oggi è osservata speciale la CCD, acronimo della Colony collapse disorder, sindrome multifattoriale dello spopolamento degli alveari.
Questa sindrome, si legge nell'articolo, in parte è dovuta alla recrudescenza di agenti patogeni vecchi e nuovi, ma anche alla crisi climatica.
In ballo, conclude l'articolo, non c'è solo la produzione del miele, perché occorre ricordare che il 90% delle piante selvatiche ha bisogno di api, vespe, farfalle e altri insetti per l'impollinazione, così come il 75% delle coltivazioni da cui dipende la nostra alimentazione.
 

La carne è sicura

Nel bresciano un'indagine promossa dalla Regione Lombardia aveva in passato già verificato l'assenza di tracce di antibiotici nel latte prodotto in questa provincia.
Ora si replica con una successiva indagine estesa a tutto il territorio regionale per accertare la presenza di antibiotici, come pure di metalli e ormoni, nelle carni suine e bovine, nel pollame e nelle uova.

A darne notizia è il “Corriere della Sera” del 18 maggio, che ricorda come il programma preveda il prelievo di campioni nei 356 macelli lombardi di suini, nei 140 macelli di bovini e tra i 44 macelli di polli.
Obiettivo del progetto è quello di offrire ulteriori garanzie di sicurezza ai consumatori e al contempo sfatare le numerose fandonie che circolano sul mondo delle carni, accusate di essere prodotte ricorrendo a procedure illecite.
 

Il ritorno del bambù

Sembrava che questo argomento fosse caduto nel dimenticatoio, ma la coltivazione del bambù gigante è tornata agli onori delle cronache sulle pagine del “Corriere della Sera” del 19 maggio.
A questo argomento l’articolo firmato da Paolo Virtuani dedica un ampio servizio intervistando Mauro Lajo, fra i responsabili di una società che promuove questo vegetale.

Fra i vantaggi di questa coltura si ricorda l'alto potere calorico, la possibilità di utilizzarlo per produrre biomassa come pure cellulosa da carta.
Inoltre il bambù gigante svolgerebbe un importante ruolo ambientale, in quanto capace di assorbire 36 volte più anidride carbonica di una foresta tradizionale mista di conifere e latifoglie.
Facilmente adattabile a vari climi, entra in produzione dopo 4 o 5 anni e da un ettaro si ricavano sino a 300 tonnellate di biomassa.
Il bambù, conclude l’articolo, può anche essere valorizzato sul piano alimentare.
 

Contributi con lo sconto

Aumentano i fondi destinati a sostenere l'esonero dal pagamento dei contributi previdenziali ai lavoratori autonomi.
Lo stabilisce il decreto Sostegni che ha innalzato da 1 a 2,5 miliardi di euro la dotazione del fondo destinato a questo obiettivo.
La notizia si apprende dall’articolo a firma di Fabio Venanzi pubblicato su “Il Sole 24 Ore” del 20 maggio.
Per accedere a questi benefici è previsto che il reddito da lavoro non sia superiore a 50mila euro e che la perdita subita nel corso del 2020 sia almeno del 33%.
Potranno beneficiare di questo esonero artigiani e commercianti, ma anche coltivatori diretti, coloni e mezzadri.

L'esonero spetta per la contribuzione dovuta per l'anno in corso e scade il 31 dicembre.
L’articolo continua spiegando che l’esonero potrà essere richiesto per un solo ente previdenziale e per una sola forma di previdenza obbligatoria.
La domanda dovrà essere presentata entro il 31 luglio seguendo le indicazioni fornite da Inps.
Questi benefici, si legge in conclusione, sono concessi come aiuti di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza sanitaria e sono comunque subordinati all'autorizzazione da parte della Commissione europea.
 

Il biologico in Parlamento

Ha superato anche il vaglio del Senato il disegno di legge sull'agricoltura biologica. Lo scrive Andrea Zaghi sulle pagine di “Avvenire” del 21 maggio, dalle quali ricorda la crescita di questo segmento dell’agricoltura, giunto a valere circa 3,3 miliardi di euro.
Fra le innovazioni apportate al testo figura la richiesta al Governo di emanare i decreti necessari per una revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione dei controlli sulle produzioni biologiche.

L'articolo non fa mistero delle polemiche sorte per l’equiparazione dell'agricoltura biodinamica a quella biologica. Molte le voci di tecnici e scienziati che si sono levate contro questa scelta, definendo l'agricoltura biodinamica come una pratica esoterica e inconciliabile con qualunque dato scientifico.
Polemiche a parte, continua l'articolo, la nuova legge si pone l'obiettivo di tutelare un comparto che conta oltre 80mila operatori ed investe 2 milioni di ettari.
Il settore biologico deve tuttavia fare i conti con la forte concorrenza proveniente da paesi extracomunitari, dai quali si registra un incremento dell’import per oltre il 13%.
 

Biodinamico e chiromanzia

L’eco delle polemiche sulla decisione di equiparare l’agricoltura biodinamica a quella biologica continua il giorno seguente su molti quotidiani e fra i tanti merita una lettura quello pubblicato su “Il Foglio” del 22 maggio con la firma di Enrico Bucci.
Nel commentare la vicenda si sottolinea come la discussione avvenuta in Senato abbia posto l’accento sul buon andamento dell’export, cui è destinato il 90% delle produzioni biodinamiche e per questo meritevoli dell’attenzione che a loro è stata rivolta.
Di fronte a queste considerazioni Bucci scrive: “se giudichiamo dal punto di vista di questa leva, perché allora non incentiviamo anche oroscopi, chiromanzia o magia nera? Sono certo che i relativi dati di fatturato, e in particolare il ritorno sull’investimento, sono entusiasmanti”.

Si fa notare che mentre certe pratiche divinatorie sono equiparate alla truffa, le pratiche biodinamiche sono definite come buone e giuste. Cosa che appare come una contraddizione.
E poi l’articolo continua ricordando che se biodinamico e biologico sono equiparati, non si vede perché nel tavolo tecnico presso il ministero debba sedere un rappresentante apposito per il biodinamico, diverso da quello per il biologico.
Che si tratti, questo il dubbio sollevato dall’articolo, della difesa degli interessi di una categoria ben distinta?


Accade a Bruxelles

Le gelate di inizio primavera hanno causato gravi danni alle colture frutticole e orticole in molte regioni italiane. Del grido di aiuto che proviene dai produttori agricoli colpiti da questo evento si è fatto interprete l’europarlamentare Paolo De Castro, che ha chiesto al commissario Ue Janusz Wojciechowski un intervento tempestivo per attivare le misure eccezionali a contrasto degli eventi catastrofici.
La notizia arriva nell’ambito dell’intervista raccolta da Giuseppe Catapano per “Il Resto del Carlino” del 23 maggio, dove De Castro risponde su numerosi temi, fra i quali quello dell’impegno ambientale che la prossima Pac (politica agricola comune) chiederà agli agricoltori.
La Pac - ha spiegato l’europarlamentare - deve restare un sostegno economico per il settore. L’impegno ambientale è chiesto dalla società, dal green deal e dai consumatori, l’agricoltura farà la sua parte.

L’articolo continua soffermandosi sul tema della condizionalità sociale, che prevede penalità sugli aiuti Pac per chi non rispetta le norme.
Non poteva mancare un cenno al vino dealcolato, del quale si è molto discusso negli ultimi giorni. Nessuna proposta di aggiungere acqua ai vini, è stato precisato, semmai l’attuazione di una procedura tecnologica già utilizzata per la riduzione del tenore di alcol nei vini.
Un accenno infine alle norme sulle pratiche commerciali sleali, che purtroppo vedono l’Italia in ritardo nel varo dei decreti legislativi che riguardano questo capitolo.
"Di cosa parlano i giornali quando scrivono di agricoltura?"
Ogni lunedì uno sguardo agli argomenti affrontati da quotidiani e periodici sui temi dell'agroalimentare e dell’agricoltura, letti e commentati nell'Edicola di AgroNotizie.

Nel rispetto del Diritto d’Autore, a partire dal 23 novembre 2020 non è più presente il link all’articolo recensito.

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