Il sistema fieristico italiano consolida la propria rappresentanza ai vertici di Ufi, the Global association of the exhibition industry. Durante il convegno internazionale dell’Unione che si è svolto a Bogotà, in Colombia, dal 29 ottobre al 1 novembre, alcuni dei maggiori esponenti esecutivi delle fiere italiane sono stati infatti nominati negli organismi di governo dell’Ufi. Corrado Peraboni, dal 2000 direttore generale di Fondazione Fiera Milano, è stato nominato secretary del board di Ufi; Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, è stato confermato quale componente del board di Ufi e nominato first vice chairman dell'european chapter di Ufi; 
Patrizia Cecchi, direttore business di RiminiFiera è stata nominata nel Board di Ufi. La nomina è avvenuta nel corso della riunione annuale Ufi che si è svolta nella capitale sudamericana e che precede quella che nel novembre 2015 si terrà a Milano, al MiCo, Milano Congressi.

Ufi, the Global association of the exhibition industry, è stata fondata nel 1925 a Milano per promuovere la cooperazione fra i diversi enti fieristici e rivitalizzare il settore dopo la fine della prima guerra mondiale. Ne fanno parte 325 organizzatori, 201 centri espositivi e 38 associazioni, per un totale di 625 membri provenienti da 85 Paesi, che rappresentano complessivamente oltre 4.500 fiere. Per meglio assolvere alla sua mission, Ufi ha costituito capitoli regionali per Europa, Africa, Asia & Australia, ciascuno dei quali ha il compito di promuovere nuovi progetti per l’area di riferimento e portare all’interno del comitato esecutivo le proposte più innovative per la cooperazione a livello mondiale. Per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze su argomenti di comune interesse sono stati creati gruppi di lavoro su argomenti specifici: associazioni, formazione, Ict, marketing, operations e sviluppo sostenibile.

Con queste nomine – commenta il direttore generale di Fondazione Fiera Milano Peraboni – si decreta ancora una volta l’importanza a livello internazionale del sistema fieristico italiano e milanese. Forti di questa ulteriore attestazione di stima e competenza, arrivata alla vigilia dell’anno in cui Milano e l’Italia ospiteranno l’Expo, faremo tutto quanto in nostro potere affinché il nostro Paese tragga da questo evento il massimo beneficio in termini di marketing territoriale. Un’operazione che condurremo insieme ai colleghi di Verona e Rimini, sempre guidati e attenti a sostenere lo sviluppo economico e territoriale con quello spirito di sussidiarietà che fin dalla sua nascita contraddistingue l’operato di Fondazione Fiera Milano”.

E’ stata una convention di grande rilevanza poiché il Board dell’Ufi ha accolto la linea italiana, che da anni permea l’attività di Veronafiere, di fare del sistema fieristico uno dei perni della politica industriale europea, sensibilizzando in tal senso la Commissione Ue da poco insediatasi – sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -. E’ un primo concreto passo per il riconoscimento di un settore che si contraddistingue da sempre tra i principali sostenitori e promotori dell’economia reale e della piccola media impresa, ossatura economica del manifatturiero italiano e di molti Paesi europei”.

"La riconferma della nostra rappresentanza in sede di Direttivo Ufi ci permette di continuare a contribuire, assieme agli altri colleghi italiani, con competenza e specializzazione ad un'intensa attività di networking e promozione internazionale – dichiara Patrizia Cecchi, direttore business di RiminiFiera -. Il nostro operato sarà finalizzato ad una spinta propulsiva al Sistema Fieristico Italiano, cardine a sostegno dello  sviluppo globale delle nostre filiere industriali-economiche di eccellenza".