Nello specifico, la tipologia di spese previste riguarda sia investimenti materiali e immateriali volti al miglioramento della qualità, all’incremento della produttività e al recupero di margini di efficienza e di redditività, sia azioni di marketing. “Ora che abbiamo ritrovato il nostro equilibrio finanziario – spiega Gardini - potremo avviare nuove azioni di pubblicità con campagne su radio, stampa, tv e sui social network, con l’obiettivo di esaltare la filiera tutta italiana che è dietro i nostri brand di punta e leader di mercato, da Cirio a Yoga a Valfrutta”.
“Con il piano di investimenti approvato - ha aggiunto il direttore generale Angel Sanchez - prevediamo di aumentare il fatturato di 35 milioni di euro in tre anni e di proseguire il trend di riduzione dell'indebitamento di ulteriori 40 milioni di euro. Il bilancio chiuso a fine giugno aveva fatto già registrare un dato molto positivo, con un incremento del 20% dell’Ebidta”.
Capitolo prioritario ovviamente l’export. “Il fatturato di Conserve Italia all’estero è cresciuto di oltre il 10% negli ultimi tre anni. Le vendite del gruppo in Italia pesano oggi per il 57% del totale, rispetto al 64% di 4 anni fa. Nel nuovo business plan punteremo quindi ad aggredire ulteriormente i mercati esteri cercando di conquistare nuove quote non solo nei Paesi tradizionali, ma anche in America, Australia, Nord Africa e nei Paesi asiatici. Ciò ci consentirà di dare ulteriore valore ai conferimenti di prodotto dei nostri soci, perché la nostra mission resta sempre la stessa, dare valore aggiunto al prodotto e al lavoro dei nostri 14.000 soci agricoli”.
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Fonte: Conserve Italia