A San Francisco il programma della giornata, organizzata dalla Iem, prevede un seminario dal titolo "Exploring the authentic wines of Italy" incentrato sulla presentazione di vini provenienti da vitigni autoctoni delle diverse aree produttive. Al convegno faranno seguito due walk around tasting cui complessivamente sono attese oltre 500 persone. “Gli Stati Uniti sono il mercato numero uno per consumi, ma solo il 30% degli americani beve vino, il che vuol dire che il vino italiano ha ancora ampi spazi di manovra”, ha detto il presidente dell’Istituto Grandi marchi, Piero Antinori. “Abbiamo scelto la California come meta della tappa istituzionale – ha detto – perché lì si sta delineando una nuova compagine di giovani consumatori che dimostrano di apprezzare molto il vino italiano. Ragazzi e ragazze tra i 20 e i 30 anni che si informano, sperimentano e si stanno orientando su una fascia di consumo medio-alta targata soprattutto Italia”.
Il vino italiano continua a crescere negli Usa. Dopo aver distanziato i Paesi concorrenti nei primi mesi dell’anno (Australia, Francia e Cile), nel secondo semestre l’Italia ha mantenuto la posizione raggiunta nel mercato americano del vino con un aumento dell’1,9% in quantità e del 5,6% in valore, esportando 1,2 milioni di ettolitri (1,247,980) per un valore di 632,2 milioni di euro. Un mercato, quello americano, che anche grazie alla nuova spinta dei giovani consumatori (i millennials, giovani tra i 21 e i 34 anni) rientra nella top list dell’Istituto del vino italiano grandi marchi che ha scelto la California (dove si produce il 90% del vino Usa) come tappa del suo evento istituzionale.
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Fonte: Istituto Grandi Marchi