Un dato che preoccupa e sul quale, secondo Confagricoltura, pesa la tendenza al calo degli autonomi - quasi 50 mila occupati dei 90 mila persi nell’ultimo trimestre sono lavoratori non dipendenti e nel primo trimestre dell’anno il calo degli autonomi aveva sfiorato l’8% -, oltre che lo spostamento in avanti delle operazioni colturali e la crisi.
“Dopo il positivo aumento del +0,7% degli occupati dipendenti nel primo trimestre 2013 – sottolinea l’Organizzazione – questo dato è una spia negativa".
"La forte riduzione del numero degli occupati è il risultato – dice Coldiretti – di un calo sia nei lavoratori dipendenti (-9,4 per cento) che indipendenti (-10,7 per cento) e riguarda sia il nord Italia (-14,8 per cento) che il sud (-11,3 per cento) ma non le regioni del centro che al contrario crescono (+8,7 per cento)".
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