I prodotti della filiera vitivinicola rappresentano uno dei migliori biglietti da visita per l'Italia: aumentano infatti gli apprezzamenti e i riconoscimenti in tutto il mondo. E di vino e territorio si parlerà a Roma giovedì 17 gennaio nella sala delle Colonne della Libera Università Luiss Guido Carli, alle 9.00 in occasione del seminario "Sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera vitivinicola" organizzato da Inea in collaborazione con la Fondazione Simone Cesaretti


L’intensificazione del processo di globalizzazione ha generato due tendenze contrapposte: da un lato, l’omogeneizzazione del gusto come conseguenza della gratificazione forzata del consumatore; dall’altro, il localismo e la naturalità, soprattutto attraverso il recupero dei vitigni autoctoni e la valorizzazione della cultura e dei valori della comunità territoriale che essi rappresentano.

 

Con questo seminario si vuole esaminare lo stretto legame tra vino e territorio, nonché il continuo progresso qualitativo ottenuto attraverso una gestione delle vigne e delle cantine ispirata ai principi della sostenibilità economica, ambientale e sociale. L’evento si propone di aggiungere un tassello importante all’insieme degli studi sulla responsabilità sociale nel comparto vitivinicolo nazionale poiché, attraverso il coinvolgimento di testimoni privilegiati, contribuisce a una migliore definizione delle strategie di crescita degli operatori, alla comprensione delle dinamiche in atto e a una necessaria riflessione sulle possibili politiche di sviluppo.
In programma la tavola rotonda "Iniziative sulla sostenibilità della filiera: la parola agli attori del settore" e la presentazione del libro Inea-Consorzio Viniveri: Custodi di identità. Storie di contadini e delle loro famiglie. Fra le case history anche il progetto Magis.



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