Via libera dei rappresentanti dei 27 ministeri dell’Agricoltura europei riuniti a Bruxelles, sul testo di compromesso concordato con il Parlamento e la Commissione Ue per dare vita in Europa ad un nuovo pacchetto di regole per proteggere e promuovere i prodotti agricoli di qualità.
Il compromesso, licenziato dal Comitato speciale Agricoltura, interessa una parte del ‘pacchetto qualità' ma, nonostante la pressione del Parlamento europeo, manca il riferimento alla gestione dell’offerta per le Indicazioni geografiche, aspetto sul quale il Consiglio Ue si è impegnato a tornare nell’ambito dell’Ocm.

L’Europa avrà una politica unitaria in materia di sistemi di certificazione, in un unico strumento giuridico. Saranno più veloci le procedure di registrazione dei Dop e degli Igp; verranno chiarite le norme in materia di controlli; l’uso del logo Dop e Igp diventerà obbligatorio; verrà definita una base giuridica per finanziare la difesa del loro comunitario; saranno introdotte regole migliori per le Indicazioni geografiche negli accordi bilaterali con i Paesi terzi; verrà riconosciuto anche il ruolo delle associazioni di produttori.

Sono previste regole anche le Specialità tradizionali garantite (Stg) che permetteranno di riconoscere prodotti tradizionali sul mercato da almeno 30 anni (anziché 50 chiesti dalla Commissione).

Il regolamento sara’ adottato dopo il via libera in Plenaria del Parlamento Ue.

 

"Con l'accordo tra Parlamento e Consiglio Ue si chiude finalmente un percorso lungo e complesso di riforma dell'importante sistema dei prodotti di qualità certificata". Così Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Pe, aveva salutato l'approvazione del 'pacchetto qualità' da parte del Parlamento, della Commissione e del Consiglio europeo.

Per valorizzare di prodotti di alcune delle aree svantaggiate d'Europa è prevista l'introduzione facoltativa della dicitura 'prodotto di montagna' ed è stata approvata l'estensione della lista dei prodotti ammissibili a certificazione europea, con l'inclusione di alcuni simboli del nostro made in Italy come il cioccolato.
Infine, si segnala lo stralcio dal dossier delle norme di commercializzazione.

"E' un risultato importante - aveva sottolineato De Castro - per evitare di rimettere in discussione i preziosi obiettivi raggiunti in materia di etichettatura di origine, soprattutto per l'ortofrutta".

Unico rammarico per il presidente della Commissione Agricoltura, la non adesione del Consiglio alla richiesta del Parlamento di estendere la programmazione produttiva del settore lattiero-caseario agli altri prodotti di qualità certificata, "tema sul quale la Commissione Agricoltura del Pe continuerà a dare battaglia - assicura De Castro - all'interno del regolamento sull'Ocm unica, parte integrante del dossier di riforma della Pac".

Soddisfatto anche l'assessore all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni. "Si tratta di un risultato molto importante a tutela delle produzioni di qualità europee: prodotti Dop, Igp, tipici e tradizionali - ha detto Rabboni - che rappresentano non solo una significativa voce economica per l'agricoltura di tanti Paesi Ue, ma che costituiscono anche un patrimonio unico da un punto di vista culturale, storico e ambientale. Tutelando questi prodotti tuteliamo anche il meglio della nostra agricoltura, difendiamo i nostri territori e le nostre tradizioni agricole".